Il giro d’affari del gioco nel 2025, ecco cosa aspettarsi

Negli ultimi anni, il settore del gioco d’azzardo in Italia ha registrato una crescita costante, evidenziata da dati significativi. Nel 2023, ultimo anno di cui sono disponibili i dati ufficiali dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, il volume totale delle giocate, divise quasi in egual modo tra il gioco online e fisico, ha superato i 150 miliardi di euro, superando i 136 miliardi del 2022. Questa tendenza positiva è proseguita anche nel 2024, seppur ancora senza numeri ufficiali le stime parlano di un volume di affari ancora più alto, segno di un mercato in continua espansione e di un interesse sempre maggiore da parte degli utenti.

Il ruolo del gioco online

Uno dei fattori che ha contribuito maggiormente a questa crescita è stato il segmento del gioco online. I numeri in costante aumento sono stati registrati soprattutto grazie all’incremento del volume di giocate sulle piattaforme digitali, che hanno saputo adattarsi alle esigenze degli utenti offrendo esperienze di gioco sempre più coinvolgenti e accessibili. Con i numerosi incentivi che gli operatori offrono sul mercato, le case da gioco sono riuscite a coinvolgere un numero sempre crescente di utenti, invogliati appunto dalle tante promozioni presenti in rete.

Inoltre, lo sviluppo dei siti di comparazione ha permesso agli utenti di accrescere ulteriormente la loro conoscenza sulle offerte proposte dalle piattaforme: su questi portali si possono trovare infatti delle vere e proprie liste che riepilogano le diverse opzioni promozionali indicate dagli operatori. Ad esempio, è possibile scoprire i bonus casinò disponibili sul web consultandoli su Oddschecker.com/it, uno dei più autorevoli comparatori del settore iGaming. La competitività tra le piattaforme ha portato a un costante miglioramento delle offerte e delle condizioni proposte agli utenti, aumentando così il livello di fidelizzazione. Parallelamente, l’incremento della sicurezza nelle transazioni digitali ha favorito un maggiore senso di fiducia da parte dei giocatori, contribuendo all’ulteriore espansione del settore.casinò online

I dati dello scorso anno

Nel 2024 le stime indicano un ulteriore incremento, con una raccolta che potrebbe avvicinarsi ai 160 miliardi di euro, segnando un aumento di quasi il 9% rispetto all’anno precedente. Questo trend di crescita viene attribuito principalmente all’espansione del gioco online, che continua a evolversi grazie all’adozione di tecnologie innovative. Tra le principali novità del settore spiccano l’utilizzo della realtà aumentata (AR) e della realtà virtuale (VR), che offrono agli utenti esperienze di gioco più immersive e interattive. Inoltre, il gioco su dispositivi mobili continua a essere uno dei principali driver di crescita, con un numero sempre maggiore di utenti che preferisce giocare direttamente da smartphone o tablet, senza la necessità di accedere a un computer fisso.

Prospettive per il 2025

Guardando al 2025, le prospettive rimangono decisamente positive e il gioco online sembra destinato a guadagnare sempre più spazio nel corso del tempo. Guardando il quadro globale tale tendenza è ancora più chiara: il mercato del gioco online è destinato a raggiungere i 103 miliardi di dollari di ricavi nel 2025, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 10,44%, proiettandosi a 169,22 miliardi di dollari entro il 2030.

In sintesi, il settore del gioco, sia a livello nazionale che internazionale, continua a mostrare segnali di crescita robusta, trainata principalmente dall’innovazione tecnologica e dall’espansione del segmento online. Se il trend attuale dovesse proseguire, il 2025 potrebbe rappresentare un anno cruciale per la definitiva affermazione del gioco digitale come principale motore del mercato, con un impatto significativo sulle dinamiche economiche del settore che dovrà necessariamente passare per una riorganizzazione del comparto fisico per provare a reggere il confronto. Sulla questione in Italia è in corso un duro braccio di ferro tra il Mef e le Regioni, quest’ultime molto restie a fare concessioni al settore nonostante la sua importanza sia a livello erariale sia occupazionale. lp/AGIMEG