Nulla di fatto nella riunione dei componenti della commissione salute della Conferenza delle Regioni e della Conferenza Unificata sul riordino del gioco fisico che si è svolta nella giornata odierna.
L’accordo in sede di tavolo tecnico tra Ministero dell’Economia e delle Finanze e Regioni sull’argomento sembra essere ancora lontano. Ricordiamo che i nodi principali del braccio di ferro tra gli enti locali e MEF sono la riduzione dell’offerta di gioco legale, il distanziometro e i luoghi sensibili. A tal proposito gli enti locali, nell’incontro di oggi, non hanno permesso nessun passo in avanti significativo per la trattativa. In tal senso va letta la volontà di togliere caserme, cimiteri e compro oro dai luoghi sensibili, ma reinserendo scuole primarie e università.
L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, quindi, – come apprende Agimeg da fonti istituzionali – per poter far sì che si proceda ad un riordino del settore del gioco fisico presenterà un decreto legislativo delegato entro fine febbraio direttamente in Conferenza Unificata. Il testo, che finirà sotto la lente di ingrandimento degli enti locali, dovrà essere revisionato dalla Ragioneria dello Stato.
Nell’ultimo documento presentato in sede di tavolo tecnico, il MEF – ricordiamo – aveva fissato precisi parametri. In questo testo erano stabiliti a 39.000 gli esercizi generalisti, 4.500 le sale specializzate, 9.000 i punti scommessa. Per un totale di 52.500 punti gioco. Sul fronte apparecchi, per il Mef si deve rimanere sulle 200.000 slot e le 42.500 Vlt. Su questo il Ministero appare irremovibile. Un ulteriore taglio dei punti di gioco porterebbe infatti a sensibile calo delle entrate fiscali e ad un ridotto presidio del territorio.
In merito alle distanze il documento del Mef ha previsto 100 metri dai punti sensibili per gli esercizi certificati e 200 metri per i non certificati. Fissati a due i luoghi sensibili: scuole di primo e secondo grado e Strutture sanitarie che ospitano centri di recupero delle dipendenze. Sul fronte orari di chiusura, per gli esercizi certificati gli orari vanno dalle 5 alle 9 e dalle 13 alle 15, mentre per i non certificati dalle 5 fino alle 9.30 e dalle 13 alle 15. cdn/AGIMEG