Gioco online, Relazione Tecnica Legge Bilancio 2023: previsti tre canoni diversi di proroga per le concessioni. Confermate le anticipazioni di AGIMEG

Tre diversi canoni di proroga per le concessioni del gioco online. E’ quanto previsto nella Legge di Bilancio 2023 che stabilisce la proroga della scadenza delle concessioni per l’esercizio e la raccolta di giochi pubblici.

Nello specifico – come già anticipato da AGIMEG -:

  • Legge 88/2009: numero concessioni 21 per un costo di 414.000 euro. Durata della concessione 9 anni. IMPORTO DA PAGARE PER LA PROROGA DI UN ANNO: 46.000 euro
  • Legge 88/2009: numero concessioni 13 per un costo di 483.000 euro. Durata della concessione 9 anni. IMPORTO DA PAGARE PER LA PROROGA DI UN ANNO: 53.667 euro
  • Legge 208/2015: numero concessioni 59 per un costo di 230.000 euro. Durata della concessione 7 anni. IMPORTO DA PAGARE PER LA PROROGA DI UN ANNO: 32.857 euro

“Attualmente sono attive 93 concessioni per la raccolta del gioco a distanza: 34 concessioni sono state assegnate in esito alla gara pubblica svolta in ossequio alla previsione recata dall’articolo 24, comma 13, lettera a), della legge 7 luglio 2009 n 88 e 59 concessioni in esito alla gara svolta in attuazione dell’articolo 1 comma 935 della legge 28 dicembre 2015, n. 208. Tutte le concessioni scadranno il 31 dicembre 2022. La proposta normativa ha la finalità di evitare che si interrompa l’attività di raccolta del gioco a distanza, con conseguente perdita dei flussi erariali e possibile incremento del mercato illegale presso cui si dirigerebbero i giocatori. La proroga di un anno prevede il mantenimento delle medesime condizioni previste dalle vigenti convenzioni oltre il versamento di un contributo una tantum quantificato in misura pari al valore annuale di quanto già versato in occasione dell’assegnazione delle citate concessioni, aumentato del 15 per cento. La percentuale di riferimento è inoltre, in termini quantitativi, coerente con le variazioni relative all’Indice di prezzi al consumo per le famiglie di impiegati e operai stabilito dall’Istat. Ciò fa desumere quindi che ogni concessionario, per il contributo una tantum, si troverà a versare l’importo originariamente stabilito suddiviso per 9 (o 7 in funzione della tipologia) con un incremento del 15%”, viene sottolineato nella Relazione Illustrativa al testo – pubblicata da Fiscoetasse.com.

Sul gioco a distanza riporta la Relazione Tecnica: “Attualmente sono attive 93 concessioni: 34 sono state assegnate in esito alla gara svolta in attuazione della legge 7 luglio 2009, n. 88 e 59 concessioni in esito alla gara svolta in attuazione della legge 28 dicembre 2015, n. 208. La legge 88/2009, per l’acquisizione di concessioni di durata novennale, prevedeva un versamento una tantum pari a euro 360.000 (euro 300.000 più 20% IVA), cui aggiungere euro 60.000 (euro 50.000 più 20% IVA), per l’eventuale esercizio e raccolta anche del Bingo a distanza. Delle 34 concessioni assegnate ai sensi della legge 88/2009: 21 concessioni hanno versato euro 360.000 e le altre 13 hanno versato euro 420.000 (euro 360.000 + euro 60.000). L’importo dell’una tantum prevista dalla legge 208/2015 era pari a euro 200,000 (la legge non indicava l’aggiunta dell’IVA) e la durata delle concessioni era stabilita in sette anni. Sulla base dei dati citati, rivalutati in misura pari al 15 percento, si è provveduto a quantificare l’importo delle entrate previste per la proroga della scadenza delle concessioni per il gioco a distanza al 31 dicembre 2023”.

cdn/AGIMEG