“Il Comune ha già provveduto alla mappatura dei luoghi sensibili come previsto dalla normativa sul contrasto alla dipendenza dal gioco d’azzardo patologico?”. E’ quanto ha chiesto a Piacenza la consigliera comunale Gloria Zanardi (Liberi) che richiama la Legge Regionale con la quale “diventa operativo divieto di apertura e di esercizio delle sale gioco e delle sale scommesse, ma anche la nuova installazione di apparecchi per il gioco lecito, entro una distanza di 500 metri da scuole, luoghi di aggregazione giovanili e di culto ed altri luoghi sensibili”. “Ai Comuni – ha aggiunto – spetta individuare altri luoghi sensibili ai quali applicare le disposizioni, e viene indicato come criterio l’impatto sul contesto e sulla sicurezza urbana, oltre ai problemi connessi con la viabilità, l’inquinamento acustico e il disturbo della quiete pubblica; ogni Comune dovrà svolgere questa valutazione tenendo conto delle caratteristiche sociali ed economiche della popolazione del proprio territorio, e può pertanto portare a classificare come sensibili dei luoghi che in altre realtà non lo sono”. “Il Comune deve provvedere – continua – ad individuare i luoghi sensibili sul proprio territorio entro sei mesi dalla pubblicazione della delibera sul Bollettino ufficiale della Regione Emilia-Romagna e deve individuare le sale giochi e le sale scommesse e tutti gli esercizi autorizzati che ospitano apparecchi per il gioco lecito situati a meno di 500 metri”. “Considerato che è in scadenza il termine semestrale previsto per consentire ai Comuni di realizzare la mappatura dei luoghi sensibili” – Zanardi ha chiesto al Sindaco e agli Assessori competenti -, “se si è già provveduto alla mappatura dei luoghi sensibili come previsto dalla richiamata normativa, citata in premessa e, nel caso, di informare il Consiglio e la cittadinanza in merito ai criteri applicati affinché si ponga l’attenzione sul tema e sull’attività portata avanti dall’amministrazione”. cdn/AGIMEG