Sulla distribuzione territoriale delle sale da gioco “il problema non è solo Stato/enti locali ma di sopravvivenza del settore e non regolarlo significa far morire il settore”. Lo afferma alla Camera
L’a.d. di Sisal, Emilio Petrone, durante un seminario sui giochi, evidenziando che “il tema della regolamentazione territoriale se non gestito porta alla scomparsa del gioco legale in Italia e alla sostituzione con il gioco illegale. Ad esempio a Milano, se applichiamo il cosiddetto distanziometro, la stragrande maggioranza delle sale sarebbe fuori” dalla legalità. Il manager osserva che “abbiamo due situazioni in collisione: da una parte si costituisce una gara, dall’altra non sappiamo se poi questi punti possiamo aprirli”. Petrone invita a “trovare una soluzione sulla tassa dei 500 milioni, che così non è sostenibile dalla filiera. Bisogna intervenire, per esempio attraverso la razionalizzazione del Preu e renderlo sostenibile per la filiera e implementabile da parte nostra”. dar/AGIMEG