Pichetto Fratin (vicemin. MISE): scommesse, slot, Vlt, online e gioco illegale, tutti i dettagli dell’audizione

“La conoscenza del sistema del gioco pubblico è un tema importante anche per il bilancio dello Stato. La parte illegale è ancora notevole nella questione del gioco. Viaggiando su un quadro giuridico complessivo che ha visto negli ultimi anni molti interventi legislativi, allo Stato attuale il quadro normativo è frammentato e dispersivo e la situazione è complicata dal mancato recepimento dell’Intesa in Conferenza Unificata. Questo ha reso impossibili le gare per il rinnovo delle concessioni. La situazione è stata aggravata dall’emergenza per il Covid-19 che da febbraio 2020 ha indotto il Governo ad assumere misure di contenimento che hanno portato alla chiusura del gioco per molti mesi. Secondo i dati del Mef, le entrate relative ai giochi si sono fermate a 10 miliardi e 510 milioni nel 2020, con un calo di quasi 5 miliardi e 10 milioni. Il crollo delle entrate erariali è stato dovuto alla drastica riduzione delle entrate legate al Preu. La chiusura della rete fisica ha colpito soprattutto gli apparecchi”. E’ quanto ha detto in Audizione in Commissione parlamentare di inchiesta sul gioco illegale e sulle disfunzioni del gioco pubblico al senato Gilberto Pichetto Fratin, viceministro per il ministero dello sviluppo economico.

“L’incremento del gioco online ha compensato solo parzialmente il crollo del gioco su rete fisica. L’online ha registrato una raccolta pari a 49 miliardi, più 12,8 miliardi di euro rispetto al 2019. Mentre il gioco su rete fisica si è fermato a 39,1 miliardi, – 35 miliardi di euro rispetto al 2019. L’esperienza pandemica conferma il nesso tra la caduta del gioco legale e il decollo dell’illegale in mano alla criminalità che utilizza strumenti tecnologici e di frode. Nel 2019 il valore del gioco illegale era rimasto a circa 12 miliardi. Nel 2020 è salito a 18 miliardi con un incremento del 50%. Nel 2021 rischia di superare i 20 miliardi. Ulteriori segnali dell’aumento del gioco illegale vengono dalle operazioni di contrasto delle forze dell’ordine, dall’inizio del 2020 ad aprile 2021 ogni tre giorni è stata scoperta una sala abusiva, 145 sono le inchieste condotte dalle forze dell’ordine, 1000 le persone denunciate”, ha aggiunto.

“La diffusione del gioco illegale determina l’aumento dei disturbi del gioco d’azzardo tra i cittadini e il ricorso all’usura. Il gioco illegale comprende la raccolta abusiva delle scommesse, la manomissione delle slot e Vlt, con alterazione dei flussi telematici, la gestione separata delle giocate che vengono sottratte alla tassazione e la gestione di siti illegali per l’offerta di gioco online e scommesse sportive. Importante il ruolo della Guardia di Finanzia di vigilare in materia di normativa fiscale. Il sistema del gioco legale genera benefici in termini di occupazione, reddito, valore aggiunto di gettito fiscale a favore della finanza pubblica. Sono circa 300 i concessionari autorizzati dallo stato, 3.200 le imprese che si occupano del coordinamento del gioco pubblico sul territorio e 80mila i punti di vendita in Italia, 150mila gli occupati del settore. Durante la pandemia per questo settore è stato necessario attuare misure per fronteggiare l’emergenza”, ha detto.

“Le misure di sostegno del comparto sono state diverse: prima il Cura Italia ha previsto la proroga del versamento del Preu e dell’indizione delle gare; successivamente il Decreto Liquidità, con proroghe dei termini e lo spostamento della data della stipula; poi il Decreto Ristori con contributi a fondo perduto; poi il Ristori Quater confluito in un Decreto Legge 137 del 2020 che ebbe la previsione di un versamento minimo nella misura del 20% del Preu e il Sostegni Bis con il fondo per il sostegno delle attività economiche chiuse; in ultimo il Decreto d’attuazione del Sostegni Bis di concerto tra Mise e Mef che individua i soggetti beneficiari dell’intervento; la Legge Bilancio 2021 aveva fissato un nuovo termine per l’attribuzione delle concessioni; la Legge Bilancio 2022 prevede uno stanziamento per il 2022 per la realizzazione di un programma di comunicazione per il rilancio dell’ippica, 16 miliardi l’anno per il prossimo triennio per il pagamento delle vincite di gioco, a cui fa seguito il dettaglio del pagamento per i singoli giochi, inoltre il Mef ha come obiettivo quello del presidio delle entrate dai giochi, la chiusura di una serie di contenziosi. Gli interventi normativi attuati non hanno risolto le problematiche relative alla disomogeneità della regolamentazione. La necessità di intervenire da parte del Governo, la proroga delle concessioni e il problema degli affidamenti bancari: il Governo sta valutando su una legge delega di riassetto del gioco e una proroga delle concessioni. L’Intesa in Conferenza Unificata del 2017 deve essere un punto di partenza. Il Governo deve agire anche a tutela della dipendenza da gioco. Dobbiamo riuscire a dare una regola sulla questione distanze e dare un quadro giuridico chiaro alle imprese. Non è tollerabile una situazione a macchia di leopardo sui territori regionali”, ha concluso. cdn/AGIMEG