Si sono tenuti a Bergamo, nella prima giornata dell’FEEXPO 2024, gli Stati Generali dell’Amusement. Presidenti e rappresentanti del settore si sono riuniti per discutere del presente e del futuro del puro intrattenimento in Italia, tra problematiche e possibili soluzioni. Il claim dell’incontro è stato “Dal concept all’organizzazione, da progetto a realtà giuridica”.
Alessandro Lama, presidente Federamusement-Confesercenti: “Da Stati Generali dobbiamo trasformarci in organizzazione giuridica, coinvolgendo di più la politica per farci aiutare. Senza la politica non andiamo da nessuna parte, ADM da sola purtroppo non basta. La politica bipartisan, perché le bandiere non ci sono in queste situazioni. Continua ad esserci questo equivoco terribile tra noi ed il settore delle vincite in denaro, equivoco a cui bisogna porre rimedio una volta per tutte. Se diventassimo una confederazione, tutti si sentirebbero più in obbligo di fare la propria parte”.
Sergio Milesi, rappresentante ASTRO: “E’ ora che comma 6 e comma 7 siano ben distinti e separati, questo dovrebbe passare attraverso l’istituzione di una confederazione del settore che abbia un suo riconoscimento giuridico. L’amusement deve assolutamente essere distinto dai giochi con vincita in denaro, con una netta separazione. Dal punto di vista pratico, la confederazione deve passare attraverso un’accetazione delle varie associazioni, con uno Statuto condiviso da tutti. Poi renderemo questa confederazione operativa. Ogni associazione al momento si muove per conto suo, invece dobbiamo essere uniti e presentare i problemi in modo omogeneo. La coesione consentirebbe di parlare con una unica voce con il legislatore”.
Tiziano Tredese, presidente del Consorzio FEE: “Bisogna dare una veste legale e giuridica al mondo dell’amusement, di modo da presentarci non più solo come Stati Generali, ma proprio come realtà giuridica e avere così una veste migliore nelle sedi istituzionali e politiche. Ci auguriamo di essere ascoltati, l’amusement è qui a Bergamo e abbiamo molto da dire perché l’amusement italiano, così com’è adesso, è destinato a morire. Il mondo va avanti mentre in Italia stiamo fermi”.
Marco Raganini, presidenti ANBI: “Siamo molto preoccupati dal sistema delle omologhe, vanno difesi i piccoli gestori e le piccole sale giochi. Ribadisco l’importanza di dividere nettamente i giochi con vincita in denaro e senza vincita in denaro”.
Giorgio Bosa, presidente ANDIMEPA: “Abbiamo ancora tante problematiche da risolvere, dobbiamo scontrarci con una legislazione del comma 7 che va completamente rivista e corretta. E’ tanti anni che stiamo cercando di far capire la separazione tra comma 6 e comma 7, abbiamo bisogno di staccarci dai giochi con vincita in denaro e ci auguriamo che ADM faccia da portavoce ai nostri problemi”.
Paolo Dalla Pria, figura storica del settore: “Dobbiamo andare avanti tutti uniti, per far capire a chi di dovere che comma 6 e comma 7 sono distinti. E’ da tanti anni che questo settore ha bisogno di cambiare le leggi e le norme che lo regolano, l’importante è farsi sentire tutti insieme”.
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