Esclusiva Agimeg, Luciano Patelli (Pres. Promoberg): “Il Family Entertainment Expo ha tutte le carte in regola per richiamare in fiera molte imprese e molti operatori, gettando così le basi per future edizioni”

Tra poco meno di 2 mesi ci sarà l’inaugurazione del “Family Entertainment Expo”, la prima fiera organizzata dagli operatori dell’Amusement. Un appuntamento importante non solo per il settore degli apparecchi senza vincite in denaro (saranno protagonisti kiddie rides, calcio balilla, playground, eSports, ecc) ma anche per la Fiera di Bergamo come conferma Luciano Patelli, presidente della Promoberg, in una esclusiva intervista ad Agimeg.

Presidente, lei ha assunto la carica da circa 6 mesi. Un periodo nel quale è cambiato anche il governo del nostro paese. Che rapporto ha, come presidente di Promoberg società che gestisce da sempre la Fiera di Bergamo, con il mondo della politica ed in particolare cosa si aspetta dal nuovo Governo?

“Non abbiamo colori politici, ci piace dialogare e confrontarci con tutti nell’interesse dei nostri soci (sono ben 19 e rappresentano tutto il mondo associativo economico del territorio orobico) e dei nostri utenti. Mi auguro che il governo sostenga il settore fieristico, perché rappresenta per l’Italia uno dei comparti più importanti su più fronti: in termini di Pil, di visibilità e sostegno alle imprese e di promozione e sviluppo dei territori in Italia e nel mondo. Le fiere sono uno strumento indispensabile per lo sviluppo economico del nostro Paese e consentono alle imprese di poter conquistare nuove fette di mercato anche sui mercati internazionali, oggi tappa quasi obbligata se si vuole competere con la forte concorrenza”.

Al momento della sua investitura lei ha dichiarato che non solo avrebbe continuato il lavoro avviato dai suoi predecessori, ma che si sarebbe anche occupato dello sviluppo del territorio. In questi sei mesi ha già potuto mettere in pratica alcuni dei suoi progetti? Che 2023 sarà per la Promoberg?

“Partiamo dal fatto che Promoberg l’anno prossimo taglierà il traguardo dei suoi primi quarant’anni di attività, spesi sempre per la promozione, l’innovazione, il sostegno e lo sviluppo in primis delle imprese in chiave economica, ma conseguentemente anche di Bergamo e del territorio per quanto concerne anche la cultura e il turismo. Quest’anno Bergamo è, insieme a Brescia capitale italiana della Cultura; abbiamo contribuito organizzando due mostre dedicate all’arte moderna e contemporanea (Baf) e all’alto antiquariato (Ifa). Stiamo portando avanti le azioni previste dal nostro piano di sviluppo presentato lo scorso luglio, che, tra le tante tematiche mira a consolidare, ampliare e innovare le fiere già in essere e ad incrementare nel contempo il numero delle manifestazioni a partire già dal 2023: ci sono tutte le premesse per fare bene anche quest’anno. Alle diciassette manifestazioni allestite in Fiera Bergamo si aggiunge la fiera internazionale delle arti manuali (Creattiva) organizzata alla Mostra d’Oltremare di Napoli. Quest’anno mancherà il summit internazionale delle valvole industriali Ivs (che è biennale e torna nel 2024) ma aggiungiamo alcune novità. La prima new entry, in programma alla Fiera di Bergamo (dal 10 al 12 marzo) è Family Entertainment Expo (FEE), nuovo evento internazionale B2B dedicato ai professionisti del divertimento e dell’intrattenimento. Le altre due principali novità sono dedicate invece al settore Hardware, tra ferramenta, edilizia, sicurezza, outdoor, colore, elettrico e fai da te (International Hardware Fair Italy, 5 e 6 maggio) e alla fumettistica, con la prima edizione a Bergamo di Comicon, che dopo i grandi successi ottenuti a Napoli, sua città natale, debutta alla Fiera di Bergamo dal 23 al 25 giugno”.

La Fiera di Bergamo ha un calendario molto ricco e fitto per tutto il 2023, con ben 17 eventi già in programma. Cosa differenzia la vostra organizzazione di questi eventi da altri in programma in ambiti fieristici diversi? Perché una azienda dovrebbe scegliere la Fiera di Bergamo?

“Uno dei nostri punti di forza sta nel riuscire ad intercettare dei mercati apparentemente di nicchia ma che in realtà coinvolgono un significativo numero di imprese (dalle micro alle big) e un’altrettanta vasta platea di appassionati e consumatori. Ma non siamo richiesti soltanto dalle imprese espositrici; ci sono anche altre realtà del settore fieristico che riconoscono la nostra esperienza e apprezzano il polo fieristico che gestiamo. Un centro fieristico e congressuale moderno e hi-tech, che sorge all’interno di un’area di oltre 170mila metri quadrati e che si sviluppa su oltre 16mila metri quadrati al coperto (che possono ampliarsi tramite tensostrutture ad hoc), con due padiglioni (6.500 mq cadauno) privi di pilastri intermedi che consentono ogni tipo di allestimento (anche di grandi eventi), a cui si aggiungono una galleria centrale e foyer (oltre tremila mq), un ristorante self-service e diversi punti per food & beverage. Il centro congressi (da poco aggiornato con le tecnologie più all’avanguardia) dispone di numerose sale (dalla più grande da 440 posti a sedere, a numerose salette di tipologie diverse). Infine, il parking, con una dotazione di circa duemila posti auto (che possono essere incrementati in base alle esigenze delle singole fiere) e aree per i bus. Bergamo è a due passi da Milano, al centro di una delle macroaree più importanti (su tutti i fronti) a livello europeo e mondiale. In tale contesto, la fiera di Bergamo è collocata strategicamente sullo scacchiere della mobilità, servita direttamente dal trasporto pubblico locale (Atb), a poche centinaia di metri dalla tangenziale di Bergamo e ad una manciata di chilometri dai caselli autostradali (Bergamo e Seriate) della A4 Milano-Venezia; dalle stazioni ferroviarie di Bergamo e Seriate; e dall’aeroporto internazionale “Il Caravaggio” di Orio al Serio (BGY), che collega la ‘Città dei Mille’ con 140 destinazioni in tutta Europa, parte del Nord Africa e Medio Oriente. Siamo a tutti gli effetti l’unica fiera in Italia ad avere quasi ‘incorporato’ anche un aeroporto internazionale, il che facilita molto gli arrivi da tutta Italia e dall’estero”.

Dal 10 al 12 marzo sarà in programma il “Family Entertainment Expo”. Un evento dedicato alle famiglie ed al gioco. Parliamo di videogiochi, giostre, calciobalilla, giochi per bambini, ecc.  Cosa ne pensa di questo settore e delle aziende che saranno presenti in Fiera?

“Mi piace il fatto che FEE è organizzata in collaborazione con una solida rappresentanza degli stessi operatori del settore e ha quale obiettivo prioritario il dimostrare che chi si occupa per professione di divertimento e intrattenimento svolge un importante ruolo anche sociale, per cui a vincere sono soprattutto la condivisione del divertimento e del sorriso. Si tratta di un nuovo evento riservato agli operatori professionali del settore (produttori, importatori o gestori) che troveranno in fiera tutti i settori dell’intrattenimento, con un’offerta pronta a soddisfare le esigenze degli operatori e del mercato: dai parchi (avventura, giochi) alle giostre, dagli intramontabili calcio balilla ai videogiochi, sino a quelli più tecnologici legati alla realtà virtuale”.

Secondo lei il “Family Entertainment Expo” sarà un evento molto seguito e potrà rappresentare un appuntamento fisso nel calendario della Fiera di Bergamo?

“Faccio una premessa. Si pensava che il lockdown fosse il declino delle manifestazioni fieristiche in presenza, a beneficio di quelle in versione digitale: non è stato così. In realtà, pur essendoci stato dall’inizio della pandemia un indubbio incremento delle attività online, il blocco delle attività imposto dalle doverose normative a tutela della salute ha fatto emergere come le fiere siano uno straordinario ed efficace luogo di incontro e confronto, sia quando sono rivolte ai soli operatori (B2B) sia in quelle dedicate al pubblico (B2C). In entrambe le versioni, le fiere sono un forte volano per lo sviluppo del business e per l’incontro tra domanda e offerta a tutto beneficio dei consumatori finali, in particolare delle famiglie. Dico questo dopo aver verificato quanto sia forte il desiderio, sia da parte delle imprese che del pubblico, di partecipare ad una fiera, potendo confrontarsi di persona, creando un rapporto diretto che nessuno strumento digitale può eguagliare. La tecnologia ci ha fatto crescere tantissimo, ci ha semplificato di molto la vita, ci ha permesso di “incontraci” pur stando dall’altro capo del pianeta, ma la gente ama ancora tantissimo incontrarsi e dialogare di persona, che sia in una piazza o in una fiera. Il settore protagonista a FEE ha tutte le carte in regola per richiamare in fiera molte imprese e molti operatori, gettando così le basi per future edizioni”. lp/AGIMEG