Faggiani (Anci): “Per il gioco fisico la priorità del riordino deve essere l’uniformità”

“C’è una grande attenzione da parte degli amministratori locali sul tema della tutela del cittadino. Il mondo del gioco non va criminalizzato perché è un settore legale e che dà lavoro. Nel corso di questi anni, gli amministratori si sono trovati davanti ad un vuoto normativo e le regioni hanno provato a legiferare con leggi diverse le une dalle altre e questo non ha aiutato i sindaci”. È quanto ha detto Domenico Faggiani dell’Anci, durante il panel “La questione territoriale: alla ricerca di un equilibrio sostenibile” all’Italian Gaming Expo.

“Quando ci rifacciamo su questi temi ci rifacciamo sempre alla Conferenza Unificata nel 2017, dopo di che in ogni anno ci sono stati tentativi di riordinare il settore, ma sono sempre naufragati. Tuttavia, l’ultima legge Delega del Governo attualmente in carica pare che sia sulla buona strada. In realtà avremmo preferito che il riordino del gioco fisico e online venisse fatto in modo simultaneo”.Roma Italian Gaming Expo e Conference

“Credo che l’omogeneità sul territorio nazionale sia necessaria. Anche in merito ai luoghi sensibili, cosa da uniformare la legislazione. La distanza tra le sale, così come avviene per le rivendite tabacchi, potrebbe essere una buona idea, così da evitare una concentrazione delle sale e distribuirle meglio lungo tutto il territorio. Inoltre, va affrontato anche il tema dei limiti orari. In sintesi, sono necessarie regole certe per il futuro del settore e per facilitare il compito degli enti locali”.

“È necessario secondo che venga stanziato un fondo da distribuire ai Comuni di formazione della Polizia Locale in merito a questi argomenti”, ha concluso. ac/AGIMEG