Gli eSports in audizione alla Camera: “Necessario un quadro normativo specifico per il settore”

La disciplina degli eSports al centro delle audizioni tenute quest’oggi nelle Commissioni riunite di Cultura e Lavoro alla Camera dei Deputati. Tra gli interpellati molte figure di spicco ed esperti del settore come Jacopo Ierussi (vicepresidente della Federazione italiana discipline elettroniche), Niccolò Travia (socio dirigente dello Studio legale Lorenzoni), Andrea Mileto (capo della Divisione e-sports di Lexant), Orio Navarra (direttore tecnico di The Pepegas Team) e Paolo Di Mauro (consulente marketing e comunicazione).

Il primo a prendere la parola è stato l’avvocato Travia che ha dichiarato: “L’obiettivo del mio intervento è quello di sensibilizzare le Commissioni su un aspetto fondamentale: in assenza di una regolamentazione ad hoc, la fattispecie eSports è stata attratta nell’ambito della competenza regolamentare dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e più comunemente nella vicenda LAN-Gate. Dunque, in assenza di una regolamentazione certa, questo settore è ora regolato dall’ADM, ma gli eSports non ricadono nelle categorie previste per i giochi con vincita in denaro. All’estero, la disciplina normativa più  interessante è quella di San Marino che ha fornito un quadro normativo molto chiaro che include ogni figura rientrante in questa disciplina. Di particolare interessa anche l’annuncio dell’entrata degli eSport nei Giochi Olimpici”.

A seguire Jacopo Ierussi ha detto: “Da molti anni la nostra federazione si occupa degli eSports. C’è bisogno di una normativa per il settore e abbiamo bisogno dell’aiuto della politica. La realtà a cui appartengo è presente in tutte le principali rappresentanze internazionali degli eSports. Il CIO ha di recente riconosciuto il valore olimpico della disciplina e infatti la prima edizione si terrà nel 2025 in Arabia Saudita.

La parola è poi passata ad Andrea Mileto: “Il mio intervento riguarda principalmente l’assenza di regolamentazione del settore, in quanto tutte le figure del gaming e eSports rilevano in tale mancanza il principale problema. In particolare, possiamo notare l’assenza di contratti adeguati tra player e team e tra team e organizzatori di eventi. Ciò comporta, come è evidente, a grandi problemi per chi intraprende una carriera in questa disciplina. Il contratto per i gamer migliore potrebbe essere quello d’opera. In questo caso specifico, la riforma dello sport può venirci in aiuto solo parzialmente. Ci sono alcuni aspetti che possono prendere spunto dallo sport per contrastare i fenomeni del gambling e del match-fixing, ma gli eSports hanno delle peculiarità diverse da quelle che sono presenti nello sport classico”.

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E’ poi intervenuto Orio Navarra che ha dichiarato: “Noi veniamo dall’intrattenimento e opero in questo settore dal 1997. Metterei sotto la lente del discorso la pratica di diffusione culturale del mondo degli eSports cercando di agevolare le case di produzione. Organizzazioni come le nostre, se agevolate fiscalmente, potrebbero veramente accedere ad un mercato globale che è arrivato a 300 miliardi di euro. Capisco che ci sono tante barriere da abbattere, ma con l’informazione giusta si può arrivare a grandi obiettivi. I migliori giocatori del nostro settore sono molto spesso minori e quindi bisognerebbe avere un occhio di riguardo anche per loro affinché l’età non sia un criterio di sbarramento ma che venga accompagnata con le giuste tutele e regolamentazioni”.

L’ultimo intervento è stato quello di Paolo Di Mauro che ha detto: “Il settore ha assoluto bisogno di una regolamentazione dedicata. Negli ultimi anni abbiamo visto un grande innalzamento degli investimenti anche da parte di aziende non direttamente legate agli eSports. Ciò vuol dire che c’è grande attenzione in questo mercato e io vedo un’opportunità molto importante anche alla luce dell’annuncio del CIO di inserire gli eSports tra quelli olimpici. E’ importantissimo che i team abbiano degli sponsor, ma senza una regolamentazione diventa molto complicato. Infine, sono sicuro che una normativa chiara potrebbe garantire importanti investimenti in questo settore per aziende che hanno un determinato target”. ac/AGIMEG