Si sta svolgendo a Roma l’ENADA Workshop, evento organizzato da SAPAR e Italian Exhibition Group.
Il workshop dal titolo “Riforma del gioco pubblico, un’occasione da non perdere per la tutela ed il rilancio delle piccole e medie imprese” vede la partecipazione di esperti e rappresentanti del settore. Al centro il riordino del comparto.
All’evento ha preso parte anche il presidente di STS (Sindacato Totoricevitori Sportivi), Emilio Zamparelli che ha sottolineato riguardo ai PVR: “è un momento critico. Stiamo dando assistenza ai nostri soci per l’iscrizione all’Albo. I tempi sono stati davvero stretti per l’iscrizione, appena 15 giorni. Siamo ancora ai nastri di partenza per ciò che riguarda il riordino dell’online. C’è il decreto legislativo, ma ancora non si parla di gare e si aspetta che Europa e Consiglio di Stato diano il via alle gare. Ancora una volta al settore e agli esercenti viene chiesto un sacrificio di natura economica. Aspetteremo ancora a lungo per le gare, quindi probabilmente era più giusto che questo Albo partisse dal momento in cui ci fossero le gare. Rischiamo che questo Albo passi semplicemente come un qualcosa che serve esclusivamente per le entrate erariali. Bisognava attendere”.
“E’ l’ennesimo danno a un settore che ancora non ha recuperato i volumi che erano pre-pandemia. La rete è sottoposta anche a complicazioni di natura burocratica. In un breve lasso di tempo bisogna iscriversi all’Albo, con le complicazioni di natura tecnica e di allineamento dei pagamenti dell’F24. Spero che questo non dia il via ad ulteriori Albi, altrimenti gli esercenti sarebbero sottoposti ad uno stress burocratico enorme nei prossimi anni. E’ sembrata strana l’istituzione di un nuovo Albo, la Legge di Bilancio del 2020 prevedeva l’Albo unico per gli operatori di gioco. Probabilmente in questo momento per aiutare gli operatori sarebbe stato più giusto pensare a quel registro unico, che avrebbe snellito le procedure e reso dal punto di visto economico più leggero l’esborso che in questo momento gli operatori devono fare”, ha concluso. cdn/AGIMEG