Emilia Romagna, bar, tabacchi, sale slot e vlt e agenzie di scommesse chiedono aiuto ai giocatori: Non votate Bonaccini e i proibizionisti

“Facciamo sentire la nostra voce per l’ultima volta”. E ancora, “Ultima chiamata: a questo punto il futuro dipende dal vostro impegno”. Con questo appello tabaccai, baristi e titolari di corner scommesse dell’Emilia Romagna scendono in campo contro Stefano Bonaccini – il Governatore uscente che cerca la riconferma il 26 gennaio – e invitano tutti i clienti a non votarlo per difendere la libertà del gioco legale. In una locandina – che in questi giorni viene affissa “in ogni bar, in ogni tabaccheria, in ogni sala dedicata, in ogni sala scommesse, in ogni sala da intrattenimento, in ogni punto gioco, in ogni circolo” – si spiega che con la legge regionale dell’Emilia e le distanze dai luoghi sensibili, circa il 90% dei locali saranno costretti a chiudere i battenti. E questo determinerà la perdita di 10mila posti di lavoro. Gli operatori erano scesi in piazza a inizio dicembre per chiedere uno slittamento di sei mesi, e Bonaccini aveva promesso una risposta entro Natale. Senza proroga – spiegano gli organizzatori dell’iniziativa – questi esercizi saranno costretti a chiudere del tutto o a licenziare la maggior parte del personale; e puntualizzano che si tratta di piccole attività, spesso a conduzione familiare, che hanno perso tutto il proprio valore e non possono essere riconvertite. Nella locandina, accanto al volto di Bonaccini viene raffigurato anche quello di Luigi Di Maio, leader del Movimento5Stelle che a livello nazionale ha varato diverse norme restrittive. gr/AGIMEG