Imposte sui giochi, quasi panacea di tutti i mali. I numerosi emendamenti presentati alla Legge di Stabilità 2015 in Commissione Bilancio alla Camera, infatti, richiedono in moltissimi casi un incremento della tassazione sui giochi pubblici o una riduzione dell’aggio ai concessionari statali dei giochi, per garantire maggiori entrate atte a garantire le più diverse disposizioni. Si chiede di fatto di mettere a disposizione un fondo – il cui importo varia a seconda delle richieste presentate, dai 150 fino agli oltre 700 milioni di euro – derivante dalle maggiori entrate del settore dell’intrattenimento e destinato al finanziamento “di misure perequative per il personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco” come a “progressioni di carriera del personale della Polizia di Stato”, solo per citare alcuni esempi. Ma non solo: si chiede di incrementare il PREU sugli apparecchi anche per costituire un fondo utile all’accesso del”pensionamento del personale ferroviario viaggiante”. Inoltre, si chiede anche il rifinanziamento “nella misura di 50 milioni di euro annui a decorrere dal 2015, per le finalità stabilite dall’articolo 3, comma 83 della legge 23 dicembre 1966, n. 662, relative alla destinazione degli utili erariali del gioco del lotto. Come prevedibile, il tema ludopatia è stato oggetto di interesse per la maggior parte delle proposte di modifica presentate in commissione. Viene in pratica riscritto completamente l’articolo 14 della Legge di Stabilità (sul contrasto alle ludopatie) e vengono inserite misure molto più stringenti in materia di pubblicità, di obbligo dei concessionari a trasferire le risorse inizialmente destinate a pubblicità con scopi sociali, allo Stato per “finanziare progetti e programmi di prevenzione”. e vengono introdotte le stesse misure già contenute nel ddl Ludopatie arenato ormai da oltre un anno in Commissione Affari Sociali. “Al fine del finanziamento dell’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza – si legge in un’altra proposta di modifica – sono destinate, in forma aggiuntiva, le risorse derivanti dall’1 per cento degli introiti delle somme giocate complessivamente con riferimento al settore dei giochi pubblici disciplinato dal sesto comma dell’articolo 110 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, (…) nonché l’1 per cento della spesa complessiva annuale sostenuta dai cittadini italiani per il gioco d’azzardo”. im/AGIMEG
Stabilità, M5S: “Inasprire prelievo su Ctd per creare gruppi di auto aiuto a ludopati”
Inasprire ulteriormente il regime fiscale previsto dalla legge di Stabilità per i centri trasmissione dati, le agenzie di scommesse irregolari collegate a bookmaker esteri. E’ quanto chiede in un emendamento all’art. 14, un gruppo di deputati del M5S, capeggiati da Massimo Enrico Baroni, per dare copertura economica a dei gruppi di auto aiuto e di mutuo soccorso per “persone con disturbi della personalità o disturbi del tono dell’umore conciati alla patologia da gioco d’azzardo”. E’ lo stesso emendamento a prevedere la creazione di questi gruppi, saranno le Regioni a costituirli “presso le ASL, i Servizi per le dipendenze, DSM e i Consultori”. La norma della Stabilità – nella sua formulazione attuale – prevede che i CTD versino il prelievo applicato “su di un imponibile forfettario coincidente con il triplo della media della raccolta effettuata nella provincia ove è ubicato l’esercizio o il punto di raccolta” con l’aliquota massima prevista. I deputati grillini chiedono che l’aliquota venga ulteriormente elevata di un 0,25%.gr/AGIMEG