Stretta sul gioco a Savignano sul Panaro, nella provincia di Modena. Arriva in Consiglio la delibera studiata dall’assessore Davide Pisciotta sul contrasto urbanistico al gioco d’azzardo. Con il provvedimento – riporta Il Resto del Carlino – il perimetro dello stabilimento dismesso ex Damine resine è stato identificato come l’unica location possibile per future sale da gioco. “L’esigenza parte dal fatto che ora questo genere di attività potrebbero teoricamente sorgere ovunque nel nostro paese: basterebbe restare a più di 500 metri dai cosiddetti ’luoghi sensibili’, che a Savignano sono pochi. E in zona capannoni vuoti ce ne sono fin troppi, pronti ad attirare anche investimenti come questi, che stanno proliferando. Se passa la delibera, invece, per prima cosa devi essere davvero motivato per costruire una sala del genere a Savignano. Ad esempio, l’indice per i parcheggi pubblici necessari sarà del 100%, per quelli pertinenziali del 200% e non potrai edificare nuovi volumi, solo recuperare l’esistente senza consumare altro suolo: standard altissimi. In più ti chiedo tante opere compensative sull’area in cui ti obbligo ad aprire: dovrai rinaturalizzarla, ‘stombare’ un tratto del Rio d’Orzo, realizzare una ciclabile e un sottopasso alla strada provinciale. Per noi la delibera non ha punti deboli, ma se anche dovessero arrivare dei ricorsi al Tar da parte di privati, allora su un tema così impattante a livello sociale credo che valga la pena combattere la battaglia”, ha detto l’assessore. cdn/AGIMEG