Il nuovo regolamento sul gioco d’azzardo approvato ieri dal Consiglio comunale di Reggio Emilia ha provocato le immediate proteste degli imprenditori e lavoratori del settore. Astro-Assotrattenimento, l’associazione di categoria aderente a Confindustria, ritiene che il provvedimento non sia utile per tutelare i giocatori patologici, abbia profili di illegittimità e rischi di favorire le attività illegali della criminalità organizzata. Secondo quanto riporta la Gazzetta di Reggio, l’associazione teme pesanti ricadute economiche e occupazionali per un comparto che, dopo quasi un anno e mezzo di chiusura, ha ripreso in questi giorni l’attività. Giuseppe Iori, titolare di due sale gioco, ha scritto alla Giunta comunale facendo notare che l’attività di gioco lecito è esercitata per conto dello Stato sulla base di un modello concessorio che coinvolge una filiera di diversi soggetti: i concessionari, i proprietari degli apparecchi da intrattenimento (cosiddetti “gestori”), i titolari di sale giochi e degli esercizi commerciali come bar e tabacchini che offrono la possibilità di giocare. Le concessioni, evidenzia Iori, “scadranno a marzo del 2022” e prevedono che “la riduzione degli orari di gioco non debba mai spingersi a cancellare il valore economico della concessione stessa”. Secondo Iori infatti “almeno il 70% dei bar della provincia, senza l’introito delle macchinette, potrebbe dover chiudere”. L’imprenditore chiede quindi che “ci sia spazio per ragionare e valutare le conseguenze di certe decisioni”. In questa direzione va un ordine del giorno che Cinzia Rubertelli, capogruppo di Alleanza Civica ha presentato in Sala del Tricolore allegato alla delibera sul gioco. un atto che «raccomanda» alla giunta un dialogo con le associazioni di categoria. lp/AGIMEG