Delega Fiscale: parere favorevole della Commissione Bilancio. Nel testo anche la riforma sui giochi

Prosegue il lavoro della Camera sulla Delega al Governo per la riforma fiscale. La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione ha espresso parere favorevole al testo.

Durante l’esame il presidente Giovanni Luca Cannata ha ricordato: “Nel Documento si evidenzia che la riforma si articola in quattro parti, riferite rispettivamente alla definizione delle tempistiche e dei principi generali della riforma, compresa la revisione dello Statuto dei diritti del contribuente, a interventi in materia di tributi diretti e indiretti, nonché in materia di giochi, alla riforma dei procedimenti dichiarativi, accertativi, di riscossione e del contenzioso, inclusa la ridefinizione del sistema delle sanzioni, nonché all’adozione di testi unici e di codificazione”.

“Il Capo II, composto dagli articoli da 10 a 12, reca i principi e criteri direttivi specifici riferiti agli altri tributi indiretti diversi dall’IVA, alla disciplina doganale, alle accise e alle altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi, mentre il Capo III, composto dal solo articolo 13, reca i principi e criteri direttivi specifici riferiti alla disciplina dei giochi”, ha aggiunto.

Ecco il testo della proposta di parere approvata:

« La V Commissione, esaminato, ai sensi dell’articolo 123- bis, comma 1, del Regolamento, il disegno di legge C. 1038, recante “Delega al Governo per la riforma fiscale”; premesso che: l’articolo 10, comma 6, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, dispone che in allegato al Documento di economia e finanza pubblica sono indicati i disegni di legge collegati alla manovra di finanza pubblica, ciascuno dei quali reca disposizioni omogenee per materia, tenendo conto delle competenze delle amministrazioni, e concorre al raggiungimento degli obiettivi programmatici fissati dal medesimo Documento, con esclusione di quelli relativi alla fissazione dei saldi, nonché all’attuazione del Programma nazionale di riforma, anche attraverso interventi di carattere ordinamentale, organizzatorio ovvero di rilancio e sviluppo dell’economia; il Documento di economia e finanza 2023 (Doc. LVII, n. 1) indica tra i provvedimenti collegati alla decisione di bilancio il disegno di legge recante delega al Governo per la riforma fiscale (Atto Camera 1038); considerato che: nell’ambito della terza sezione del Documento di economia e finanza 2023, che definisce i contenuti del Programma nazionale di riforma, si sottolinea come la riforma fiscale rappresenti una azione chiave da intraprendere per dare risposta alle debolezze strutturali del Paese, precisando che con il disegno di legge in esame si è avviato un percorso di riforma complessiva del sistema fiscale, che dovrà accompagnare l’attuazione del PNRR; nel medesimo Documento si evidenzia che la riforma consta di quattro parti, riferite, rispettivamente, alla definizione delle tempistiche e dei principi generali della riforma, compresa la revisione dello Statuto dei diritti del contribuente, a inter- venti in materia di tributi diretti e indiretti, nonché in materia di giochi, alla riforma dei procedimenti dichiarativi, accertativi, di riscossione e del contenzioso, inclusa la ridefinizione del sistema delle sanzioni, nonché all’adozione di testi unici e di codificazione, con una articolazione dell’intervento normativo che corrisponde a quella del disegno di legge in esame; il disegno di legge in esame reca disposizioni omogenee per materia, riconducibili essenzialmente alla competenza del Ministero dell’economia e delle finanze, RITIENE che il contenuto del disegno di legge C. 1038, recante “Delega al Governo per la riforma fiscale”: a) sia riconducibile alle materie indicate nel Documento di economia e finanza 2023, che individua tra i provvedimenti collegati il disegno di legge recante delega al Governo per la riforma fiscale (Atto Camera 1038); b) non rechi disposizioni estranee al suo oggetto, così come definito dalla legislazione vigente in materia di bilancio e di contabilità dello Stato ». cdn/AGIMEG