Rideterminazione del canone per la proroga delle concessioni e stop ai versamenti dovuti durante lo stato d’emergenza. E’ quanto chiedono due emendamenti sul Bingo, presentati dalla Lega e dal PD al Decreto Ristori Ter.
“Gli importi da corrispondere per la proroga delle concessioni del Bingo, sono rideterminati in misura pari a 2.800 euro per ogni mese o frazione di mese superiore a quindici giorni e ad 1.400 euro per frazioni di mese pari o inferiori a 15 giorni da versare entro il giorno 16 del mese successivo. Gli oneri concessori relativi al periodo di sospensione dell’attività di raccolta dovuta allo stato d’emergenza non sono dovuti. Per il solo periodo dal 1° gennaio 2022 fino al 31 dicembre 2023 ciascun concessionario del gioco del Bingo ha la facoltà di versare il prelievo erariale e il compenso previsto per il controllo centralizzato del gioco, in maniera differita entro 90 giorni dal ritiro delle cartelle e, comunque, entro il 15 dicembre di ciascun anno per il periodo relativo all’ultimo bimestre. L’importo costituente prelievo erariale deve essere coperto da idonea cauzione e su di esso sono dovuti interessi legali, calcolati dal giorno del ritiro fino all’effettivo versamento”. E’ l’emendamento presentato dai senatori della Lega, Ferrero, Rivolta, Faggi, Testor e Tosato.
“All’articolo 69, comma 2, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, le parole: ‘periodi di sospensione dell’attività’ sono da intendersi riferiti a ciascun mese o frazione di mese interessati dalle prescrizioni di chiusura al pubblico fino alla scadenza dello stato di emergenza dichiarato con deliberazione del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020 e delle sue successive proroghe”. Si legge nell’emendamento presentato al Decreto Ristori Ter dal senatore del Partito Democratico, Tommaso Nannicini. lp/AGIMEG