Decreto Dignità, Baroni (M5S): Stop pubblicità non avrà ripercussioni, giocate in aumento di 4 miliardi

“Non è ipotizzabile” che il divieto di pubblicità dei giochi contenuto nel decreto Dignità determini “una riduzione delle entrate del bilancio dello Stato, posto che i dati recentemente forniti dalla Agenzia delle dogane e dei monopoli confermano per l’anno in corso un ulteriore incremento, di circa 4 miliardi, delle somme giocate e del relativo prelievo”. Lo ha detto l’on. Massimo Enrico Baroni (M5S), relatore in Commissione Affari Sociali dello stesso decreto, Nel corso della discussione che si è tenuta ieri. Baroni ha manifestato la propria amarezza per il fatto che, nella passata legislatura, l’Intesa raggiunta tra Stato e regioni non sia stata trasformata in provvedimenti legislativi, e quindi – rispondendo a quanto detto dall’on Claudio Pedrazzini di Forza Italia poco prima – ha espresso alcune perplessità sul fatto che per la relazione tecnica del provvedimento siano stati utilizzati anche elementi forniti dagli stessi concessionari del gioco d’azzardo. Ha insistito, quindi, “per avere in futuro dati disaggregati relativi a ciascuna delle 47 modalità in cui attualmente si può praticare in Italia gioco d’azzardo legale” lp/AGIMEG