Angelozzi (ad Lottomatica): “Se si penalizza il gioco legale, come successo durante la pandemia, si fa entrare l’illegalità”

“Negli ultimi anni ci siamo forse dimenticati che i concessionari hanno una concessione dello Stato e svolgono funzione pubblica per conto dello Stato. Non sono i concessionari che hanno bisogno delle proroghe, è lo Stato che ha bisogno delle proroghe e di concessionari che siano disposti ad operare in determinate condizioni, ma se il grado di incertezza è troppo elevato, operare diventa un problema”. Lo ha affermato Guglielmo Angelozzi, Amministratore delegato Lottomatica, durante il webinar organizzato da I-Com.

“Cosa succede se si penalizza il gioco legale? La pandemia ce lo ha dimostrato, ovvero che emerge il gioco illegale, in quanto la domanda è anelastica. Abbiamo la certezza che il gioco illegale è male, in quanto non c’è tutela per nessuno, è vulnus per lo Stato, per i consumatori e per le persone deboli. Nessuno può pensare che nel medio termine i cittadini plauderanno le scelte politiche che, chiudendo il gioco legale, hanno fatto entrare l’illegalità nel gioco. Di questo i cittadini sono molto coscienti.

“Un altro tema riguarda la tutela dei più deboli, che non si aiutano certo proibendo il gioco. Proibire è più semplice, ma la pedagogia ci insegna che non funziona. Ho visto una quantità di interventi imbarazzanti, come il divieto di gioco in locali posti sotto distanza da cimiteri e centri di riabilitazione ortopedica”.

“Assurda la tessera sanitaria, che proibisce a minori a giocare ad apparecchi che si trovano in luoghi dove i minori non possono entrare. Non ho visto interventi di autoesclusione, formazione, strutture di pronto intervento psicologico integrate, inclusione della filiera che invece viene esclusa”. cr/AGIMEG