Dario Hübner parla di Ancelotti ct del Brasile durante la diretta Instagram di Stanleybet.News: “Ha vinto tutto, ora sfida l’Argentina”

Durante una diretta Instagram sul canale Stanleybet.news, Dario Hübner ha detto la sua, senza troppi filtri, sulla nuova avventura di Carlo Ancelotti come commissario tecnico del Brasile. Parole schiette, come nel suo stile, ma anche cariche di rispetto per l’allenatore emiliano.

“Ancelotti ha vinto tutto, adesso vuole battere qualche record anche in nazionale. In Brasile non avrà problemi a scegliere i giocatori. Lui è bravo a comandare, ma anche a chiedere consiglio a loro, soprattutto a quelli più esperti. Così tutti capiranno che è un allenatore che lavora per la squadra. Però la sfida vera sarà togliere lo “scettro” all’Argentina, perché è un gruppo molte forte in attacco, ma soprattutto con una buona difesa. La differenza la fa sempre la fase difensiva”, ha dichiarato Hübner.

L’ex bomber di Cesena, Piacenza e Brescia ha anche raccontato un aneddoto personale, risalente al 2002, quando prese parte alla tournée estiva del Milan negli Stati Uniti, proprio sotto la guida di Ancelotti:

“Io ho fatto la tournée estiva nel 2002 col Milan negli Stati Uniti e posso sottolineare la tranquillità che un allenatore come lui ti dava. Io sono stato con elementi della rosa dei rossoneri che giocavano poco, ma tutti gli volevano comunque molto bene. Ancelotti li trattava come dei titolari, come se fossero Shevchenko”.

Un ricordo nitido, che dà un’idea precisa del carisma e della leadership silenziosa di Carletto: “Mi ricordo sempre le sue parole negli USA – prosegue Dario – C’erano 12 giocatori del Milan, poi alcuni giovani e dei prestiti. Dovevamo giocare delle amichevoli contro Messico, Ecuador e New York Metrostars. Lui ci disse che non voleva per forza vincere, ma non dovevamo fare delle brutte figure come perdere con tre o quattro gol di scarto. Ci diceva di scendere in campo tranquilli e di divertirci, ma evitando le disfatte”.

Un esempio perfetto, secondo Hübner, della serenità che Ancelotti sapeva trasmettere, ma anche della mentalità vincente tipica dei grandi allenatori. “Questo faceva capire la serenità, ma anche la mentalità da vincente di un allenatore da grandi squadre”, ha chiuso Dario Hübner. Ancelotti, ora alla guida della Seleção, si prepara dunque a una nuova sfida titanica. E se a parlare è uno come “Tatanka”, c’è da credergli. sp/AGIMEG