Cottarelli (Economista): “Lo Stato nel gioco deve scoraggiare gli eccessi, norme che limitano la pubblicità sono utili”

“Lo Stato interviene nell’attività economica legata al gioco, per esigenze superiori come quella di evitare la ludopatia, attraverso la tassazione, ovvero tassando l’attività che si vuole scoraggiare, o con la regolamentazione, proibendo un’attività che non si vuole venga fatta. I pericoli sono però che per la tassazione la domanda è anelastica, quindi aumentando le tasse sul gioco non si sta scoraggiando il gioco, è solamente lo Stato che si prende una fetta più grossa di entrate. Inoltre non si combatte l’illegalità in questo modo. In termini di regolamentazione, a livello applicativo è stata lasciata a sé stessa, capisco l’introduzione dei luoghi sensibili come le scuole ma non comprendo i cimiteri. Con queste restrizioni si fa crescere il gioco illegale vietando il gioco lecito”. E’ quanto ha affermato l’economista Carlo Cottarelli nel corso del convegno organizzato da Lottomatica “Gioco pubblico, legalità e tutela dei consumatori”.
“Cosa deve fare lo Stato? Dovrebbe preoccuparsi di scoraggiare gli eccessi, indipendentemente che si stia giocando legalmente o illegalmente. Le norme che riducono la pubblicità del gioco sono utili, vanno a colpire tutti i settori, in quanto la pubblicità ti induce agiocare sia legalmente sia illegalmente. Anche l’autolimitazione va a curare i problemi di eccesso, così come la pubblica istruzione”.
Ma cosa vogliono le imprese che vengono ad investire in Italia? “Sono tre le cose principali che gli investitori esteri hanno messo al primo posto come disincentivi ad investire: la tassazione, la burocrazia e la lentezza della giustizia. Le norme devono essere chiare e trasparenti. Il Governo sta lavorando alle riforme, la legge delega sulla riforma del fisco deve trovare fonti di introiti alternativi al taglio tasse, si lavora anche sulla riforma della giustizia, ma si dovrà attendere almeno il 2023. Il percorso sarà lungo, servono più investimenti da parte di imprese italiane ed estere in tutti i settori”, ha concluso. cr/AGIMEG