Commissione Antimafia, avv. Montani: “Limitare il credito a soggetti ludopatici”. Endrizzi (M5S): “Usura reato legato al gioco d’azzardo patologico”

“Rispetto al coinvolgimento di altri soggetti a fianco della criminalita` organizzata, essi sono sicuramente presenti, ma ahime`, sempre piu` spesso, nelle poche indagini delle quali abbiamo evidenza, vediamo una riconnessione e un ritorno, che negli interventi precedenti e` stato gia` sottolineato, a un intervento della criminalita` organizzata o ad un modus operandi che sempre piu` spesso le si avvicina. Rispetto poi all’ultimo tema citato, ovvero quello relativo alle famiglie, c’e` sicuramente un aspetto di criticita`. Sempre piu` spesso le famiglie necessitano di un sostegno rispetto al tema dell’usura, ma non credo che il fondo, per quanto gia` avete osservato e detto, possa essere in grado di rispondere. Il fondo e` pensato e strutturato per rispondere alle esigenze di imprenditori, commercianti, artigiani e soggetti che operano l’attivita` economica, prevede un piano di utilizzo delle risorse, un nucleo di valutazione e dei sistemi che non sono pensati e strutturati per rispondere alle necessita` di una famiglia, che pure sono presenti e per le quali pure dobbiamo strutturarci, per pensare ad una risposta. Dal punto di vista dell’usura intra-familiare la circostanza staticamente piu` significativa – ci siamo gia` confrontati anche su questo tema, in altre sedi – e` quella dei soggetti vittime di ludopatia. Forse, ma questo rimane come una parentesi nel mio intervento, elargire somme di denaro a soggetti che hanno questa particolare problematica non risponde alle loro reali esigenze. Bisognerebbe pensare ad un percorso di supporto psicologico, di assistenza e di cura, che e` tutt’altro rispetto a quello garantito dal fondo, e sicuramente non ad una elargizione da parte del fondo, a maggior ragione per come e` strutturato oggi. Si tratta infatti di soggetti a cui semmai va limitato l’accesso al credito, avendo questa patologia”. E’ quanto ha detto in audizione in Commissione Parlamentare d’Inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere l’avvocato Eleonora Montani.

“Vorrei solo integrare quella che lei ha definito una parentesi, ma che per me e` sostanziale, sia per i miei compiti attuali in seno alla Commissione antimafia, sia per quanto riguarda il mio pregresso professionale, proprio nel campo delle dipendenze e nella riabilitazione per i giocatori patologici. In quel settore – non solo secondo la visuale dei servizi di cura pubblici, ma anche per quello che raccolgo dai soggetti privati o del privato sociale – molto spesso l’usura e` un reato legato alla disperazione e anche il ricorso compulsivo e patologico al gioco d’azzardo e` legato ad essa, ed entrambi questi livelli trovano una soluzione nel ridare speranza. Molte persone non intraprendono un percorso di cura o lo abbandonano, infatti, nel momento in cui si scontrano con l’impossibilita` di redimersi, anche sul piano economico, e di tornare ad avere una funzione – molto spesso quella genitoriale e dell’adulto – un ruolo e uno status dignitoso all’interno della famiglia, riuscendo in qualche modo a far nuovamente fronte alle proprie necessita`. Analogamente cio` accade per l’imprenditore, che riesce a pagare i contributi ai dipendenti, a pagare le buste paga e a mantenere gli impegni con i fornitori. Dunque, ridare questa possibilita` anche a chi e` un giocatore d’azzardo patologico, ovviamente con la condizione di un accompagnamento puntuale e serio – prima parlavo dell’amministratore di sostegno, proprio riferendomi a questo tipo di situazioni – consente di recuperare la famiglia, a vantaggio anche dei figli. Se non si interviene, dobbiamo sapere che oltre alla vittima diretta, c’e` tutta una famiglia in sofferenza. Quindi appunterei maggiormente l’attenzione sugli strumenti per orientare correttamente l’utilizzo di quei fondi, evitando, come abbiamo fatto in altri campi, per quanto possibile, che vi possa essere il ritorno alla criminalita` organizzata o comunque a spese non legate ai bisogni familiari. Dobbiamo dunque dirci se vogliamo puntare in alto, a una tutela veramente di qualita`, oppure se ci arrendiamo di fronte alla difficolta`. Questo e` un po’ lo spartiacque, anche nell’opzione tra risolvere le criticita` – come diceva – o ripiegare su un ristoro. Questo e` un ulteriore elemento che, per come la vedo, mi spinge nella direzione che lei tratteggiava”, ha sottolineato il senatore Endrizzi (M5S).

“Sono d’accordo sulla puntualizzazione appena fatta. La mia non era una considerazione di merito, non volevo intendere che non meritano un sostegno, ma era una considerazione di metodo. Non ritengo infatti che il fondo possa essere il luogo giusto e l’istituto piu` corretto per rispondere a queste esigenze. Banalmente, la figura di cui abbiamo bisogno per sostenere l’imprenditore, il commerciante o l’artigiano, e` una figura che immagino avere delle competenze economiche e puo` darsi sia necessario anche un sostegno psicologico, ma di un certo tipo e in grado di rispondere a certe esigenze. Come efficacemente sottolineava il senatore Endrizzi nel suo intervento, un giocatore d’azzardo patologico ha bisogno che venga investito su di lui in termini di fiducia, ma anche di un supporto, perche´ possa intraprendere un percorso di cura. Quindi c’e` bisogno di una figura che non solo lo supporti in termini di amministrazione economica, ma che faccia con lui un percorso diverso e ulteriore. In questo senso, il fondo cosı` com’e` strutturato oggi, sicuramente non e` adatto a rispondere a questo tipo di esigenze, necessita` e competenze, che di fatto non ha in seno. Anche la riforma, per i suggerimenti che sono stati condivisi oggi, va verso un’altra direzione, ovvero verso la valorizzazione e la messa in campo di altre competenze, che non sono quelle atte a supportare un soggetto giocatore d’azzardo patologico, che pure presenti elementi di criticita`, anche dal punto di vista della necessita` di un sostegno economico”, ha ultimato Montani. cdn/AGIMEG