Macao, il governo avvia le consultazioni per riscrivere la regolamentazione del settore del gioco e tra le ipotesi sul tavolo c’è anche quella di ridurre il numero e la durata delle concessioni. “Ridurre il numero delle concessioni non vuol dire necessariamente ridurre la competitività all’interno del mercato, al contrario può dare stabilità al settore contemperandola con le esigenze della liberalizzazione” spiega il Governo.
Nel 2002 vennero assegnate tre concessioni, alla Sociedade de Jogos de Macau, alla Galaxy Casino, e a Wynn Resorts Macao. Gli operatori però hanno però potuto rilasciare delle sub-concessioni, nel mercato sono così entrati anche Venetians Macao (che si appoggia a Galaxy), MGM (Sociedade de Jogos), e Melco PBL Jogos Macau (Wynn). La ex-colonia portoghese conta oggi 41 case da gioco.
Le attuali concessioni scadranno nel 2022, il Governo oltre a ridurne il numero pensa anche di vietare esplicitamente la possibilità di rilasciare delle sub-concessioni. Si discuterà anche dell’ipotesi di ridurre la durata dei titoli, non più 20 anni come quelle originarie: “Una durata eccessiva può rappresentare un ostacolo e irrigidire il mercato”, sottolinea ancora il Governo ricordando che nei primi anni 2000 – vista la forte incertezza economica – si pensò di estendere la durata delle licenze per attrarre investitori.
Il Governo, tra i vari altri aspetti su cui si intende intervenire, pensa anche di richiedere che i residenti dei Macao debbano detenere una quota più alta del capitale sociale nelle compagnie che gestiscono le case da gioco. Al momento questa soglia è fissata al 10%. Il Governo inoltre vuole maggiori garanzie per i dipendenti dei casinò, in questo caso non si parla di impegni specifici, si chiede solo agli operatori di “impegnarsi proattivamente a assumere lavoratori locali”. E ancora, l’impegno a promuovere attività e attrazioni non legate al gioco, per diversificare l’offerta di Macao. lp/AGIMEG