La quota di mercato del gioco online raggiungerà il 50% del totale nei prossimi anni. Lo ha detto Marco Castaldo, Ceo di Microgame, nel corso di un panel sull’Italia a Casino Beats. “E’ in corso un consolidamento a tutto vantaggio delle società che hanno modello ibrido, con un’affiliazione a terra. Proprio quest’ultimo è uno degli elementi di novità del mercato italiano”, ha detto.
”Sono almeno due i punti favorevoli al consumatore: l’uso del contante e la socializzazione nei luoghi frequentati. Il vantaggio economico per l’operatore è che il costo del marketing è variabile e non richiede investimenti massicci. Anche in prospettiva, con un divieto di pubblicitario destinato a restare in vigore, è il canale più efficace di affiliazione per gli operatori online”.
Resta il punto del contesto regolatorio, ancora da definire: “Ho detto alla platea di CasinoBeats che c’è ancora incertezza su contenuti e data del bando di gara. Ma indipendentemente dalla regolamentazione, rimane la prospettiva di crescita. Inoltre, il modello multicanale rende il mercato accessibile anche a soggetti non di prima fascia. Se un’azienda, pur di piccole o medie dimensioni, è ben ancorata al territorio può competere grazie a all’economia di scala e alla tecnologia che Microgame fornisce agli operatori”.
Infine, sul tema del multichannel, Castaldo ha aggiunto: “Il modello rappresenta la continuità di esperienza tra online e fisico: abbiamo elementi di multicanalità nelle scommesse, laddove si può passare dal preparare una scommessa nel proprio mobile a piazzare una giocata in un terminale self in un punto. Non si può dire la stessa cosa per i casinò, che rappresentano una sfida per il futuro. Lì si nota il fenomeno cross-over: il passaggio dai giochi popolari attraverso Awp o Vlt nei locali all’online avviene sulla base di elementi quali la notorietà del marchio o l’appeal della grafica”.
“Una vera esperienza multichannel nei giochi da casinò richiede invece un approccio verticale gestito dall’operatore: è improbabile che un fornitore possa garantire continuità di esperienza tra slot online e apparecchio in un locale. I meccanismi li deve gestire l’operatore attraverso la piattaforma, con strumenti come il Crm. Poi occorre la formazione del personale nel punto. La differenza sta anche nel prodotto, intendiamoci: nelle scommesse, l’operatore controlla il processo dall’inizio alla fine, dall’allibramento delle quote al punto vendita. Nei casinò ci sono differenze di payout, di aliquote fiscali, che rendono tutto meno gestibile. Le soluzioni per sviluppare anche questo segmento del mercato online, a mio avviso, non possono arrivare dal fornitore ma solo dall’operatore”, ha concluso. lb/AGIMEG