Camera, Ungaro (IV): “Nel 2020 entrate extratributarie in diminuzione di quasi 3 miliardi anche a causa della riduzione dei proventi del gioco pubblico”

“Per le entrate tributarie, che principalmente recepiscono l’adeguamento alle stime del DEF 2020, si prevede una contrazione complessiva di quasi 39 miliardi, di cui meno 14,8 miliardi per le imposte dirette e meno 24,2 miliardi per le imposte indirette, interessando il gettito derivante sia dall’attività ordinaria di riscossione sia dall’attività di accertamento e controllo. Per le entrate extratributarie si registra una diminuzione di oltre 11 miliardi principalmente per effetto della riduzione dei proventi derivanti dall’attività di contrasto agli illeciti di natura sia tributaria che non tributaria, nonché di quelli derivanti dai giochi”. E’ quanto ha detto in Aula alla Camera Giorgio Lovecchio (M5S) in occasione della discussione dei disegni di legge: Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2019 (A.C. 2572); Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2020 (A.C. 2573). “L’epidemia del COVID-19 e la crisi economica in corso hanno chiaramente imposto una severa revisione peggiorativa delle previsioni per i nostri conti pubblici, a seguito del deterioramento della previsione macroeconomica. Abbiamo visto che, sul lato delle entrate tributarie, ci aspettiamo per quest’anno una riduzione di 42 miliardi, tra le previsioni iniziali per il 2020 e le previsioni del disegno di legge per l’assestamento 2020. Le entrate tributarie passeranno da 583 miliardi a 541 miliardi. Diminuiscono anche le entrate extratributarie, per quasi 3 miliardi, perché, ovviamente, c’è una riduzione dei proventi del gioco pubblico e della gestione della Banca d’Italia”, ha aggiunto Massimo Ungaro (IV). “Nel disegno di legge di assestamento 2020, poi, il risparmio registra un peggioramento di 110 miliardi rispetto alle previsioni iniziali. I dati relativi al ricorso al mercato evidenziano un impatto negativo sul saldo per complessivi 250,3 miliardi, passando da circa meno 313,4 miliardi a circa meno 563,7 miliardi. In merito poi al raffronto tra le variazioni proposte per effetto del solo disegno di legge di assestamento, al netto dei 176 miliardi derivanti dai decreti connessi all’emergenza COVID-19, in termini di cassa e competenza si determina un peggioramento del saldo netto da finanziare di 52,5 miliardi di euro per la competenza e 51 circa per quanto riguarda la cassa. Tra le variazioni proposte rilevano in particolare quelle per le entrate tributarie su cui influiscono i minori proventi derivanti dalle attività di gioco (meno 110 milioni). Per le entrate extra-tributarie incidono i maggiori dividendi da versare da parte delle società pubbliche per 691 milioni e le maggiori ritenute per le vincite del gioco del lotto per 50 milioni; mentre in senso contrario si evidenzia il minor gettito delle sanzioni amministrative e per le infrazioni del codice della strada e gli effetti di retrocessione degli interessi attivi”, ha detto Carlo Giacometto (FI). “Tra le minori spese senza effetti sull’indebitamento netto, perché già considerate nei tendenziali di finanza pubblica, rilevano la riduzione degli aggi per i concessionari e delle vincite dei giochi, complessivamente per circa 4 miliardi, e la spesa per gli interessi sui conti correnti di tesoreria (1,5 miliardi) parzialmente compensata dall’incremento degli interessi sui buoni postali fruttiferi e dagli interessi sui prestiti internazionali”, ha continuato. “Le entrate correnti hanno registrato una crescita del 2,8 per cento. In particolare, sono aumentate le imposte dirette, in virtù della crescita dell’IRPEF, dell’IRES e delle imposte sostitutive, mentre le imposte indirette hanno registrato un aumento per effetto principalmente della crescita del gettito IVA e dell’imposta sul lotto e le lotterie”, ha sottolineato Claudio Mancini (PD). cdn/AGIMEG