Giochi: Rabino (SCpI), “Governo intervenga per limitare perequazione di premi promozione a società concessionarie”

“Si chiede di sapere quali urgenti iniziative intendano porre in essere i ministri dell’Economia e dello Sviluppo Economico per evitare o limitare una cospicua sperequazione dei premi di promozione erogati alle società concessionarie che gestiscono le ricevitorie”. E’ la richiesta dell’on. Rabino (SCpI) ai ministeri dell’Economia e dello Sviluppo Economico, in un’interrogazione sul canone di concessione “previsto dalla convenzione di concessione per la conduzione operativa della rete telematica” che è “fissato nella misura dello 0,8 per cento delle somme giocate a decorrere dal 1o gennaio 2007″, mentre « l’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato (…) riconosce ai concessionari della rete telematica un compenso, fino ad un importo massimo dello 0,5 per cento delle somme giocate, definito in relazione agli investimenti effettuati e ai livelli di servizio conseguiti nella raccolta dei dati di funzionamento degli apparecchi di gioco”.  “In sintesi – spiega  il deputato – le società concessionarie che gestiscono le ricevitorie pagano allo Stato lo 0,8 per cento che a sua volta restituisce loro lo 0,5 per cento per gli investimenti effettuati e l’operato svolto per il buon funzionamento degli apparecchi di gioco. L’interpretazione autentica del comma, continua Rabino, “ha infatti disposto che l’importo dello 0,5 per cento (…) costituisce importo aggiuntivo e distinto dal canone di concessione fissato contrattualmente nello 0,3 per cento, il cui totale è dato dallo 0,8 per cento (…). Tale importo dello 0,5 per cento è dovuto, a decorrere dal 1° gennaio 2007, a titolo di deposito cauzionale a garanzia dell’effettuazione degli investimenti e del conseguimento dei livelli di servizio ed è restituito ai concessionari (…) alle condizioni e nella proporzione in cui gli investimenti e i livelli di servizio risultano effettivamente conseguiti”. im/AGIMEG