Si è chiuso con due proscioglimenti il processo che vedeva imputati due fratelli di Ceglie Messapica, nella provincia di Brindisi, accusati di aver falsificato un biglietto del Maxi Miliardario nel 2013 per cercare di vincere il premio massimo.
I due, insieme a un 52enne di Martina Franca, condannato in primo grado con il rito abbreviato, si erano presentati dal notaio per depositare il Gratta e Vinci. Tuttavia, il biglietto non ha superato l’esame della commissione incaricata di verificare i tagliandi. La falsificazione, evidente ai controllori, consisteva in un semplice copia-incolla di numeri vincenti, facilmente riconoscibile dai sistemi informatici preposti.
I tre hanno quindi ricevuto una denuncia per tentata truffa, falso e ricettazione. Ora, i due fratelli sono stati prosciolti perché è scattata la prescrizione. cdn/AGIMEG