Bragantini (Lega): “Governo intervenga per regolamentare poker live”

“Quando ed in che modo il Governo intenda intervenire per regolamentare i tornei non a distanza di poker sportivo, al fine di evitare la diffusione capillare di questo gioco nei club e nei circoli privati”. A chiederlo, in un’interrogazione rivolta al ministro dell’Economia, è il deputato leghista Matteo Bragantini, il quale ricorda che “la legge legge comunitaria 2008 stabilisce che con regolamento del Ministro dell’economia e delle finanze, da adottarsi di concerto con il Ministro dell’interno, vengono disciplinati i tornei non a distanza di poker sportivo; tale regolamento non è stato ad oggi adottato e il 13 gennaio 2011 il TAR regionale della Puglia ha bloccato l’ordinanza di sospensione dell’attività emessa dalla questura di Lecce nei confronti di un club locale, affermando che è proprio l’assenza di tale regolamento che consente l’organizzazione dei tornei di poker sportivo, a condizione che siano rispettate le direttive espresse dal Consiglio di Stato con il parere n. 3237 del 2008. Il Consiglio di Stato, nel citato parere, richiama l’articolo 721 del codice penale che stabilisce che è gioco d’azzardo quello nel quale ricorre il fine di lucro e la vincita o la perdita è interamente o quasi interamente aleatoria e afferma che il gioco del poker sportivo non è considerato gioco d’azzardo a condizione che la quota di iscrizione non superi i 30 euro, che non vengano distribuiti premi in denaro, che il giocatore non possa rientrare dopo aver esaurito la dotazione iniziale di fiche e che l’organizzatore del torneo non svolga nella medesima serata e nella stessa località più di un torneo”. Quindi, prosegue Bragantini, “conseguenza della decisione del TAR pugliese sarà la liceità dei tornei di poker nei circoli e nei club, ad avviso dell’interrogante vanificando, in parte, l’azione del Governo e delle forze sociali tesa, da un lato, a diffondere la cultura del «gioco responsabile», al fine di portare a conoscenza di tutti gli effetti devastanti della dipendenza da gioco e, dall’altro, a perseguire tutte le forme di gioco illegale”. rov/AGIMEG