Bingo, Tar Lazio: “Misure cautelari sono sufficienti a far scattare la decadenza della concessione”

Il titolare di una sala bingo ha presentato ricorso al Tar del Lazio per contestare il provvedimento dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli avente ad oggetto la decadenza della concessione. I motivi – si legge nell’atto di ADM – sono l’utilizzo fraudolento di modelli F24 nelle annualità 2016 e 2017 e della conseguente applicazione della misura cautelare del sequestro preventivo di somme nella disponibilità del ricorrente.

Il Tar del Lazio ha ricordato che “ai fini della determinazione di decadenza della concessione, non occorre la definitività dei relativi accertamenti, essendo sufficiente l’adozione di misure cautelari, in un quadro indiziario che presenta comunque elementi significativi a carico del precedente amministratore della società in grado di compromettere il rapporto fiduciario con l’Amministrazione“.

Dunque, “la severità del regime convenzionale si giustifica pienamente, in ragione dell’interesse pubblico sotteso alla gestione del settore dei giochi. La previsione di ipotesi decadenziali anche in caso di adozione di misure cautelari risponde ad una logica non afflittiva o sanzionatoria, bensì di tutela preventiva dell’interesse pubblico“.

Per questi motivi il Tar del Lazio ha rigettato il ricorso e confermato la legittimità dei provvedimenti impugnati. ac/AGIMEG