Balduzzi (già Min. Salute): “Se i limiti orari alle attività di gioco non funzionano e portano vantaggi all’illegalità allora vanno rivisti”

“Qualche mese fa una nota della direzione del Ministero della Salute sulla ripresa del gioco, al termine del lockdown, ha avuto un’accoglienza fredda da parte degli addetti ai lavori, cosa non positiva in quanto evidentemente non è ancora chiaro che gli interessi pubblici in materia di gioco devono essere gerarchizzati”. Lo ha detto Renato Balduzzi, già Ministro della Sanità, in collegamento al convegno organizzato da Lottomatica “Gioco pubblico, legalità e tutela dei consumatori”.
In merito al tempo ristretto di apertura delle attività gioco ad 8 ore, che porterebbero le persone a giocare su canali illegali, Balduzzi ha detto: “Credo che le regole di cautela devono essere prese per quello che sono, vanno sperimentate, se si prende atto che una regola non funziona o è antitetica rispetto agli obiettivi che si vogliono perseguire, si può cambiare”. “In Francia nel 2019 hanno modificato il codice di sicurezza interna sottolineando la primazia della tutela del consumatore, intesa come tutela della salute, mettendola al primo posto come norma primaria. Come si vede il tema non è solo italiano. Su queste cose dovremmo alzare il livello del confronto”. Infine, sulla rappresentanza degli operatori al tavolo dell’Osservatorio sul gioco, ha dichiarato: “Quando è stato introdotto era l’inizio della svolta, accettai che l’Osservatorio fosse presso il Ministero dell’Economia. Ma se l’intendimento è semplicemente bilanciare la composizione dell’Osservatorio che si reputa troppo collegata alla gerarchia degli interessi pubblici, non è quello il luogo del confronto”. cr/AGIMEG