La Consulta coordina 34 fondazioni in tutta Italia che si occupano dei soggetti sovraindebitati e una delle cause che portano le persone da noi è il gioco d’azzardo, anche a causa della diffusione capillare dell’offerta sul territorio. Spesso, quando si è indebitati si gioca ancora di più perché le persone sono convinte di poter recuperare e rimettere in ordine i propri problemi”. E’ quanto ha dichiarato il Presidente della Consulta Nazionale Antiusura, Luciano Gualzetti, durante il suo intervento in audizione alla Commissione Finanze della Camera dei Deputati.
“In modo particolare ci preoccupa la crescita della raccolta: nel 2004 era di circa 26 miliardi di euro e siamo arrivati nel 2022 a 136 miliardi di euro. Nel 2023 sembra che nel 2023 siano 149 i miliardi di euro di raccolta. Questa crescita però non è commisurata ad un aumento delle entrate erariali“.
“Una delle questioni che giustifica il gioco legale, almeno a parole, è il contrasto all’illegalità. In realtà, l’esito di molteplici indagini dimostra che la maggiore offerta di gioco lecito non contrasta il gioco illecito, anzi semplifica il fare affari per le consorterie malavitose. Bisogna mettere in ordine le priorità e porre al primo posto la salute, rispetto alla fiscalità generale e l’attività di impresa”.
“I dati mostrano che il gioco online ha superato il fisico e ciò ci preoccupa ancora di più perché è ancora più invasivo e, potenzialmente, le possibilità di gioco sono infinite da qualunque posto e in qualsiasi orario. La sua grande diffusione è mostrata dalla presenza di 17 milioni di conti gioco. Siamo allarmati che questa possibilità digitale sguarnisca gli argini anche verso i minori”. ac/AGIMEG