Apparecchi senza vincite in denaro, determina ADM: agli operatori “manca” un milione di euro

L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha pubblicato ieri una Determina con l’elenco degli apparecchi da intrattenimento senza vincite in denaro esentati dalle certificazioni. Si tratta di un intervento molto importante per il settore.

Ma dallo stesso settore arrivano segnalazioni che, apprezzando ovviamente il grande lavoro dell’ADM ed in particolare del direttore dei giochi, ci sono però anche delle situazioni che meritano attenzione.

In particolare viene evidenziata la situazione delle circa 98mila autocertificazioni presentate con le tre proroghe che si sono succedute. Ogni certificazione ha avuto un costo di 10 euro e quindi si tratta di circa un milione di euro già versato.

A questo si aggiungono i costi di gestione e lavorativi, con il personale che si è messo al pc per fare le autocertificazioni, ha richiesto il NOE, ha pagato l’RFD, etc.

Questo per quanto riguarda gestori e noleggiatori. Per quanto riguarda le aziende di produzione sono partiti a fare le omologazioni che hanno un costo medio di 1.800 euro. Almeno 150 le omologazioni messe in campo.

Quindi altri costi da aggiungere a quelli sopra indicati per mettersi a norma nei tempi previsti. La nuova Determina, secondo operatori del settore, è un passo in avanti ma chi ridarà tutti questi soldi a chi ha già pagato per apparecchi da oggi esentati dall’autocertificazione? sb/AGIMEG