Il Direttore Generale dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli, Marcello Minenna, è intervenuto oggi a Salerno al convegno “Gambling: infiltrazioni mafiose nel gioco legale” organizzato dal Direttore della Direzione Investigativa Antimafia Maurizio Vallone in occasione dei trenta anni di attività.
All’evento hanno partecipato il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, Giuseppe Borrelli, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Potenza, Francesco Curcio, il professore ordinario di Diritto Penale presso l’Università degli Studi di Salerno, Andrea Castaldo e il Capo del II Reparto Investigazioni Giudiziarie della DIA, Lorena Di Galante.
Nel corso del suo intervento, il Direttore Generale di ADM ha illustrato l’attività antifrode condotta sinergicamente con le Forze di Polizia attraverso il Comitato per la Prevenzione e la Repressione del Gioco Illegale e tutela dei minori (CoPReGI) durante il lock down: chiuse oltre 250 bische clandestine e sanzioni per circa 50 milioni di euro.
Sono stati inoltre rappresentati alcuni degli schemi di gioco – mutuati peraltro dai mercati finanziari – con cui le piattaforme di gaming divengono strumento per attività di riciclaggio e di illeciti traffici valutari. Questi schemi vengono oggi monitorati dai modelli di vigilanza quantitativa sviluppati anche con l’ausilio di funzionari distaccati in ADM dalla Consob.
Il Direttore Generale si è quindi soffermato sulla difficoltà di sviluppare una pianificazione strategica nella vigilanza di ADM in quanto la stessa richiederebbe che l’Agenzia disponga di un più ampio potere di vigilanza regolamentare sul modello delle Autorità, attualmente demandato al legislatore primario. In un contesto finanziario così innovativo come quello vigilato da ADM sono infatti necessari interventi regolatori tempestivi per ricondurre Ufficio eventi e relazioni esterne rapidamente a correttezza le condotte comportamentali degli operatori. lp/AGIMEG