Stabilità, Sandi (pres. e ad. Snai): “Gli interventi su Newslot e Vlt produrranno fallimenti, licenziamenti e assist alla criminalità organizzata. Pronti comunque a collaborare”

“Offriamo al Parlamento ed al Governo tutta la nostra collaborazione, nel rispetto del ruolo che rivestiamo di Concessionari dello Stato, contro il ritorno all’illegalità del settore del gioco”. Questo in estrema sintesi l’appello lanciato ad Agimeg da Giorgio Sandi, presidente ed amministratore delegato di Snai, una delle aziende storiche del mercato del gioco in Italia, dopo che sono stati resi noti gli interventi sul settore con il disegno di legge di Stabilità. Ricordiamo che tra gli interventi previsti nella Stabilità, c’è quello dell’aumento del prelievo erariale che passerà, dal 1° aprile del 2015, al 17% per le Newslot ed al 9% per le Vlt. Ed è questo uno degli interventi che più ha colpito e disorientato i Concessionari: “siamo di fronte ad una manovra che nei fatti distrugge un sistema invidiato nel mondo, in grado di dare allo Stato le più alte garanzie di gestione, voluto da tutto il Paese. Dieci anni fa – sottolinea Sandi – i Monopoli di Stato dettero il via ad una importantissima operazione di “pulizia” e ripristino della legalità, dichiarando fuorilegge quasi un milione di videopoker e iniziando a costruire una rete unica al mondo per controllo e sicurezza. Fino ad allora il settore degli apparecchi da intrattenimento vedeva ben consolidato il controllo da parte di organizzazioni criminali che lo usavano per incassare ingenti risorse provenienti dal settore del gioco con le macchine. Agli esercenti infatti, invece del classico pizzo in denaro, veniva chiesto di installare questi apparecchi che non avevano nessuna tutela per il giocatore. Stiamo parlando di 20.000 miliardi delle vecchie lire che, attraverso i suddetti apparecchi, finivano nelle casse di Mafia e Camorra. Il coraggioso intervento proposto dai Monopoli di Stato ed accolto e trasformato in legge dal Parlamento permise, nel 2004, di mettere uno stop all’illegalità diffusa (ed alle minacce contro chi vi si contrapponeva) e dare vita alla più importante rete al mondo per l’interconnessione delle macchine da gioco che da quel momento dovevano essere realizzate secondo le specifiche ed i controlli dettati dai Monopoli di Stato. Un rete realizzata da parte dei Concessionari di Stato per il Gioco Lecito, secondo le regole dettate dalla Legge e dai Monopoli stessi

Adesso, con quanto previsto dalla Stabilità, c’è un altissimo rischio di tornare alla preistoria del settore, regalando il mercato a quelle organizzazioni criminali che si erano strenuamente combattute. Questo comporterà un rischio sociale elevatissimo, oltre ad un rischio economico che inciderà in maniera importante sulle casse dell’Erario, il vero beneficiario delle attività di Gioco legale (oltre 4 miliardi solo da Newslot e VLT), risorse preziose per la copertura dei costi e le necessità dello Stato. Il cambiamento del Preu per le Newslot, come previsto nel disegno di legge Stabilità, è del tutto irrealistico e comporterà, per i Concessionari dello Stato e l’intera filiera, un costo altissimo dovendo intervenire fisicamente su ogni macchina sull’intero territorio nazionale con un costo certamente insostenibile per la maggior parte di questi e con prospettive di ritorno degli investimenti pari a zero. Chi lo farà?

Per quanto riguarda le Vlt – ha specificato il presidente di Snai – andranno completamente riprogettati i giochi (il raddoppio della tassazione  rende necessario abbassare la resa per il giocatore delle macchine stesse e forse cambiare proprio il tipo di giochi proposti), ci saranno grandissimi problemi di ricertificazione delle piattaforme e dei giochi stessi (ndr: ogni piattafornma ed ogni gioco ha bisogno di essere assoggettato a severi e ripetuti test dagli organismi statali autorizzati, a garanzia del giocatore, dell’erario e dei concessionari tutti). I tempi sono lunghi e devono essere contemperati con il rischio che il calo di interesse dei gicocatori rendano improduttivi gli investimenti sia da parte dei Concessionari di Stato che da parte dei produttori delle piattaforme e dei giochi, tutte multinazionali estere.

Insomma stiamo parlando di una manovra a cui sentiamo il dovere di contribuire con il bagaglio di esperienze accumulate, non per pura e semplice contrapposizione, ma in uno spirito di collaborazione e senso di responsabilità. Comprendendo meglio le esigenze e le finalità della manovra riteniamo si possano trovare soluzioni migliori, più adeguate e realizzabili, impostando cambiamenti condivisi, per gradi successivi A questo punto – conclude Sandi – il Parlamento ed il Governo sono di fronte ad una grande responsabilità ed opportunità: riconsegnare il settore dell’intrattenimento alla criminalità organizzata distruggendo il valore della rete legale e mettendo per strada migliaia di famiglie che vivono oggi di questo settore industriale, oppure accogliere con spirito positivo la nostra collaborazione ed individuando con i Concessionari di Stato – il braccio operativo che la legge ha voluto – le migliori soluzioni in uno spirito del fare. Noi a questa sfida crediamo e diamo da subito tutta la nostra collaborazione insieme alle Istituzioni dedicate”. rg/AGIMEG