Zazzaroni (dir. Corriere dello Sport): “Il ritorno della pubblicità per le scommesse regolamentate è un passaggio necessario e vitale per il calcio italiano. La lotta più seria e utile è quella al gioco illegale”

“Per recupere risorse il nostro calcio deve dare battaglia sul terreno del betting e convincere l’Esecutivo a correggere il Decreto Dignità: il ritorno della pubblicità per le scommesse regolamentate è un passaggio necessario, addirittura vitale. La lotta più seria e utile è perciò quella all’illegalità che tanti danni ha prodotto e continua a produrre, spingendo chi scommette a inseguire vincite fuori controllo e minando la regolarità dei campionati”. È quanto dichiarato da Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport e riportato da Dagospia.

“C’è un altro aspetto altrettanto importante che va tenuto in considerazione: le scommesse sportive si alimentano in prevalenza di calcio. Trovo paradossale che proprio al calcio sia proibito accedere a una parte del denaro che genera. Pensate a cosa succederebbe se le squadre di A, B e Lega Pro decidessero di fermarsi”.

Sul Decreto Crescita ha dichiarato: “Avrebbero dovuto e potuto correggerlo, ma hanno preferito cancellarlo del tutto. Tra un vantaggio fiscale “indiscriminato” e l’abolizione decisa dal Governo continuo però a preferire la seconda per le ragioni esposte più volte, in particolare gli effetti che l’azzeramento della tassazione agevolata per chi proviene dall’estero può produrre, inducendo – lo sta già facendo – i nostri club a guardare con più attenzione all’Italia, ai giovani e ai meno giovani (significa anche circolazione del denaro all’interno del sistema)”. lp/AGIMEG