“Serve un ‘decreto correttivo’ sulle riaperture”. E’ quanto ha detto il governatore del Veneto, Luca Zaia. “Vorrei considerare questo decreto una fase di assestamento. Faremo incontri con il governo, per me è fondamentale che ci sia un decreto correttivo. Non è un’ammissione di colpa da parte del governo, magari dopo 7-10 giorni la situazione epidemiologica consente di correggere il tiro. In questo decreto, magari mi è sfuggito, non c’è il riferimento ad un tagliando. Se si può fare una partita amatoriale di calcio il 26 aprile, perché non si può aprire una palestra prima di giugno?”, ha aggiunto Zaia. “Dobbiamo guardare in faccia la realtà, la situazione è al limite dal punto di vista economico e psicologico. C’è ancora un’emergenza sanitaria, ci sono anche esperti che dicono che non si deve riaprire. Se dovessi ascoltare tutte le posizioni sul covid, sarei dentro una ruota a girare come un criceto. Vi ricordo che la prima cosa che ho sentito è ‘le mascherine non servono a niente’… Ci deve essere prudenza e gradualità per affrontare le riaperture con gradualità e attenzione ai dati”, ha continuato. cdn/AGIMEG