dai nostri inviati a Salerno – “L’effetto combinato della normativa vigente e delle caratteristiche territoriali lascia pochissimo spazio di insediamento all’interno del Comune di Salerno (il 5,2% del territorio), configurando un considerevole effetto espulsivo dell’attività di gioco legale dal tessuto urbano e commerciale. In questo già difficile scenario, un ipotetico innalzamento a 500 metri della distanza minima dai luoghi sensibili – come scuole, caserme, ospedali e Chiese o altri luoghi di culto – a Salerno avrebbe effetti devastanti per il gioco legale. La porzione di territorio praticamente fattibile per l’insediamento del gioco legale scenderebbe all’1,2% (meno di un Km quadrato) e l’espulsione diverrebbe praticamente totale”. E’ quanto ha evidenzia Vincenzo Turi, Managing Partner CTB Consulting, nel corso dell’incontro organizzato da Codere “In nome della Legalità – Senza regole non c’è gioco sicuro”. Uno studio condotto sul territorio del Comune di Salerno dalla CTB, società di Micro-Marketing e Local Intelligence, ha reso possibile localizzare le aree di possibile insediamento di sale gioco e sale scommesse, tenendo conto della distanza minima dai luoghi sensibili di 150 metri e della più restrittiva normativa che prevede 500 metri. Nel 77% dei casi, i punti consentiti dalla normativa vigente (distanza di 150 metri) per l’insediamento di punti gioco sono in zone rurali (59%) o suburbane (18%). Uno studio qualitativo di questi punti evidenzia che l’insediamento è fisicamente impossibile oppure commercialmente non fattibile per diverse ragioni: mancanza di servizi primari, zone disabitate o scarsamente popolate, assenza di immobili commerciali. Complessivamente si arriverebbe a un 94,8% di casi in cui i punti gioco sarebbero di fatto non consentiti o non fattibili. Considerando invece l’innalzamento a 500 metri della distanza minima, la percentuale salirebbe a 98,8%. lp/AGIMEG