“L’obiettivo di questo tavolo è quello di verificare i margini di un intervento normativo volto ad arginare la penalizzazione economica lamentata dal mondo dello sport causata dagli attuali divieti previsti dal Decreto Dignità e, al contempo, confermare la ferma opposizione al fenomeno della ludopatia, incrementando le iniziative di contrasto con un approccio di maggior sensibilizzazione”. E’ quanto ha affermato la Sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport, Valentina Vezzali, durante il tavolo tecnico incentrato sulla proposta di sospensione temporanea degli effetti del decreto Dignità, con riferimento al divieto di sponsorizzazione delle attività di scommesse sportive.
“La Lega Calcio di serie A ha presentato una proposta di emendamento al testo del Decreto Dignità (continuare a vietare la call-to-action, ovvero il calciatore che compare in video ed invita a scommettere, ma permettere la pubblicità indiretta sulle maglie e negli stadi ndr), sul quale il tavolo ha deciso di avviare una riflessione. Abbiamo tutti lo stesso obiettivo: combattere e contrastare la ludopatia. Sono convinta che il metodo della concertazione e del confronto sia quello corretto e proficuo per giungere ad una soluzione condivisa che possa portare beneficio al sistema sportivo italiano ed a tutto il Paese” ha sottolineato la Sottosegretaria allo Sport.
Con l’entrata in vigore del Decreto Dignità il betting in Italia è sparito dalle maglie e, soltanto nel mondo del caldo, questo ha causato una perdita di 100 milioni di euro annui.
Ad accogliere l’invito della Sottosegretaria Vezzali al tavolo tecnico sono stati il Presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, il Presidente della Federazione Italiana Pallacanestro, Gianni Petrucci, il Segretario generale della Federvolley, Alberto Rabiti, il Presidente della Lega Calcio serie A, Paolo Dal Pino e l’Amministratore delegato Luigi De Siervo, il delegato del Presidente della Lega Calcio di serie B, Edoardo Busala, il Presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli ed i vertici della Lega Basket di serie A, Umberto Gandini e di serie A di volley maschile, Massimo Righi.
“Questo decreto nasceva per combattere le scommesse clandestine – il pensiero di Gianni Petrucci – perché la pubblicità si vede in tutti i campionati, ma in Italia viene vietata? Non accetto che il tutto venga ridotto ad una questione etica, perché anche noi abbiamo un’etica”. lp/AGIMEG