Urbano Cairo (pres. Torino FC): “Governo vuole affossare il calcio. Il betting vale 16 miliardi di euro e noi non prendiamo un centesimo”

“Sembra quasi che ci sia una volontà da parte del Governo di affossare il calcio. Incredibile”. Lo ha detto il presidente del Torino Urbano Cairo uscendo dalla sede della Figc dopo l’incontro sul tema riforme tra la Serie A e il numero uno della Federcalcio, il presidente Gabriele Gravina.

All’incontro, durato circa tre ore, hanno partecipato oltre al presidente della Figc, anche il n.1 della A, Lorenzo Casini con l’ad Luigi De Siervo ed i dirigenti delle società.

“Lo Stato non dà il minimo aiuto perché avete visto cosa è successo con il decreto crescita, che era un vantaggio anche per il governo. Togliendo il decreto crescita si penalizza il calcio senza avvantaggiare nessuno. Poi c’è il tema del betting che vale sedici miliardi di euro e dal quale noi non prendiamo un centesimo. Infine gli stadi: ci sono squadre che li vogliono fare ma non ci riescono”, ha aggiunto Cairo.

“Lo Stato deve dare anche al calcio un aiuto, visto che il calcio impiega centinaia di migliaia di persone e dà all’Erario 1,3 miliardi all’anno più tutto quello che era alle scommesse. Dobbiamo fare un progetto complessivo di riforma del sistema calcistico”, ha aggiunto.

“Occorre un piano preciso per ristrutturare il calcio e occorre un aiuto da parte di tutte le componenti. I calciatori, per esempio, non hanno subìto alcun tipo di disagio, anche dopo la crisi economica dovuta alla pandemia. Anzi i loro ingaggi sono aumentati. Siamo arrivati al punto in cui non viene sostenuto chi investe nel calcio ma guadagnano alla fine solo giocatori, procuratori e allenatori”, ha continuato.

Il tema delle sponsorizzazioni delle scommesse continua ad essere al centro del dibattito tra mondo del calcio e politica. Il Pd, attraverso Mauro Berruto, ha chiesto ad Abodi di riferire in Aula in quanto – secondo le parole del ministro nell’intervista a La Stampa – “vuole destinare al calcio” il fondo da costituire con la tassazione degli extraprofitti delle società di scommesse: il fondo, spiegano, non verrebbe più rivolto ad iniziative di carattere sociale quali la “prevenzione alla ludopatia attraverso lo sport” come previsto invece da un provvedimento già votato da maggioranza e opposizione. Rispondendo Abodi ha parlato di dichiarazioni “surreali” che rimproverano all’Esecutivo “da una parte, la volontà di affossare il sistema calcio e, dall’altra, di privilegiarlo”. cdn/AGIMEG