Il sondaggio YouGov per il Betting and Gaming Council ha rivelato che solo il 16% degli scommettitori britannici si sottoporrebbero ai cosiddetti “controlli di accessibilità”, che sono allo studio come parte della Gambling Review del Governo. Al contrario, circa il 58% ha affermato che non sarebbe disposto a consentire alle società di scommesse di effettuare i controlli sulle abitudini dei giocatori e sui loro conti bancari.
Lo stesso sondaggio ha anche rilevato che il 59% degli scommettitori ritiene che i controlli imposti dal governo sul fatto che i clienti possano permettersi di scommettere porterebbero invece ad un rischio sostanziale che i clienti si rivolgano agli operatori senza licenza sul mercato nero.
Inoltre, il sondaggio ha rilevato che più della metà di tutti gli scommettitori maggiorenni ritiene che un maggiore utilizzo del mercato nero porterà ad un aumento del gioco problematico, rispetto al 4% che pensa che questa misura ridurrebbe il tasso di gioco problematico. I risultati sono stati rivelati mentre i ministri continuano la revisione in corso sul gioco d’azzardo, in attesa di un Libro Bianco sul gioco previsto in primavera.
Il BGC è a favore di ulteriori controlli di spesa rafforzati, ma ritiene che l’attenzione dovrebbe essere concentrata sui giocatori problematici o su quelli a rischio piuttosto che su tutti coloro che scommettono. Secondo un rapporto dello scorso anno di PwC, il numero di persone che utilizzano siti illegali è raddoppiato a circa 460.000.
Michael Dugher, amministratore delegato BGC, ha affermato che il sondaggio YouGov è stato un “campanello d’allarme” per i ministri mentre si preparano a pubblicare il white paper sul gioco d’azzardo. Per questo motivo ha esortato il governo a garantire che trovino il giusto equilibrio tra la protezione dei vulnerabili senza colpire la stragrande maggioranza delle persone che scommette in modo sicuro e responsabile.
Dugher ha dichiarato: “Sosteniamo fortemente la Gambling Review come un’opportunità unica in una generazione per aumentare gli standard e promuovere un gioco più sicuro. Riteniamo che la tecnologia dovrebbe essere utilizzata per identificare coloro che mostrano segni di problemi con il gioco d’azzardo in modo che possano aver luogo interventi rapidi. Secondo la Gambling Commission, il tasso di gioco d’azzardo problematico è sceso dallo 0,6% allo 0,3% nei 12 mesi fino a settembre dello scorso anno. Ma un giocatore problematico è sempre uno di troppo”, ha concluso Dugher. cr/AGIMEG