E’ in corso presso la Sala Capitolare del Senato della Repubblica l’evento Sostenibilità, responsabilità e legalità del gioco pubblico in Italia, organizzato da Luiss Business School in collaborazione con Ipsos. Durante l’evento è stato presentato il secondo rapporto Luiss Business School-Ipsos sul Mercato del gioco in Italia.
“La ricerca ha confrontato le opinioni degli esercenti del settore del gioco e quelle della popolazione. Da 3 anni stiamo studiando il comparto e quindi abbiamo evidenziato le differenze di percezione della popolazione. Secondo gli italiani le motivazioni principali per giocare a giochi con vincita in denaro sono sempre che la vincita possa cambiare la vita o la sfida e la competizione”, il commento di Ilaria Ugenti, Corporate Reputation Leader di Ipsos, nel corso della presentazione.
“I dati dimostrano che solo 1 su 10 pensa di avere una conoscenza approfondita del settore e la grande maggioranza dei cittadini ritiene che il comparto non sia compreso tra quelli industriali. L’85% pensa che il gioco illegale sia diffuso nel territorio italiano e di conseguenza l’80% pensa che questo sia uno dei problemi più gravi, tuttavia i dati dimostrano che c’è più fiducia da parte degli italiani sulla possibilità di controllare l’illegalità. Molti italiani pensano che l’inasprimento delle sanzioni possa essere un modo efficace per combattere l’illegalità“.
Ha proseguito Ugenti: “Tra gli esercenti è aumentata la consapevolezza che serve un’azione congiunta di contrasto tra tutti gli attori coinvolti nel settore. L’identikit del giocatore è tendenzialmente un uomo con un grado di educazione alto e che vive con possibilità economiche maggiori rispetto alla media. I punti vendita sono importanti per presidiare la legalità sul territorio. Il fenomeno del gioco eccessivo viene enfatizzato dall’opinione pubblica”.
“La quasi totalità degli esercenti saprebbe a chi rivolgersi se si trovasse di fronte ad un giocatore problematico e ciò rende ancora più importante il ruolo del punto vendita nella prevenzione dei disturbi di gioco. Per concludere, i dati del gioco pubblico dimostrano che si tratta di un vero e proprio settore industriale, ma purtroppo gli italiani non hanno ben chiaro questo concetto. La maggior parte degli italiani enfatizza i lati negativi del gioco, ma va crescendo l’opinione per cui il gioco illegale possa essere controllato”, ha concluso.
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