E’ stato molto peggio del previsto l’impatto, sul settore delle videolottery, dell’obbligo dell’inserimento della tessera sanitaria per giocare. Questa norma è entrata in vigore dal 1° gennaio 2020 ed i primi dati indicavano intorno al 25% il calo della raccolta. Ma con i rendiconti definitivi di fine gennaio, la flessione ha assunto i contorni di un vero e proprio crollo. I dati parlano infatti di un calo medio degli incassi del 35% nel primo mese del 2020. Un valore molto alto che mette a rischio la sopravvivenza soprattutto dei punti gioco più piccoli, che in alcuni casi hanno fatto registrare cali della raccolta vicini al 50%. Ma non saranno solo gli operatori a soffrire di questa situazione. Solo a gennaio, secondo elaborazioni Agimeg, dalle casse dell’Erario mancherebbero quasi 50 milioni di euro a causa della norma sulla tessera sanitaria. Dovesse proseguire questo trend, a fine 2020 lo Stato potrebbe trovarsi, sempre secondo l’analisi dei dati raccolti da Agimeg, 530 milioni di euro in meno provenienti dal settore delle vlt. lp/AGIMEG