Pavel Durov, fondatore e amministratore delegato di Telegram, servizio di messaggistica istantanea, è stato arrestato a Parigi. Il trentanovenne franco-russo è accusato di numerosi reati: dal terrorismo al traffico di stupefacenti, dal riciclaggio di denaro alla ricettazione.
Nello specifico, secondo la magistratura, la piattaforma Telegram, a causa della mancanza di moderazione, di cooperazione con le forze dell’ordine e degli strumenti offerti sarebbe complice delle attività illegali di vario genere che vi si svolgono.
La piattaforma offre, infatti, attraverso la barra di ricerca, la possibilità di entrare nei canali e mettersi in contatto con utenti anche se non si è in possesso del numero telefonico. La platea di persone che si possono raggiungere è quindi vastissima e tramite l’utilizzo di parole chiave si può entrare anche in gruppi in cui si svolgono attività illecite.
Tra queste, anche le scommesse illegali. Emblematico il caso che ha visto coinvolti i giocatori Fagioli e Tonali, i quali tramite numerose chat, proprio sui canali Telegram, riuscivano a scommettere attraverso intermediari su siti illegali. Ricordiamo che Fagioli ha già scontato la squalifica, mentre Tonali tornerà in campo a fine mese.
Su Telegram, inoltre, vi è anche la possibilità di creare una sorta di catena di link che rimanda a una serie di canali fake fino ad arrivare al gruppo in cui si svolge la possibile attività criminale, in modo tale da eludere più facilmente i controlli. cdn/AGIMEG