Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sardegna (Sezione Prima) ha respinto l’istanza cautelare presentata dal titolare di un esercizio di raccolta giochi e scommesse per l’annullamento del provvedimento con il quale il Questore di Cagliari ha disposto la revoca della nomina a rappresentante nella licenza ai sensi dell’art. 88 T.U.L.P.S.
“Ritenuto che non ricorrano i presupposti per la concessione dell’invocata misura cautelare, atteso che:
– il giudizio di “non permanenza” in capo alla ricorrente del requisito della buona condotta di cui all’art. 11 del TULPS non pare prima facie irragionevole, essendo fondato sulla condanna penale riportata dall’interessata per il reato di cui all’art. 334, comma 2, c.p.;
– la ricorrente risulta effettivamente essere stata condannata con decreto penale del GIP presso il Tribunale di Cagliari “per avere, in qualità di custode di bene sottoposto a sequestro amministrativo (videogioco denominato Circus, installato presso il locale), poiché privo delle necessarie autorizzazioni (sequestro dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Cagliari), sottratto e comunque occultato l’apparecchio in sequestro poiché non rinvenuto sul posto in occasione di verifica ispettiva e non avendo fornito alcuna giustificazione sulla sua sparizione”;
– la predetta condanna, oltretutto, concerne proprio una condotta attinente alla attività oggetto della rappresentanza dell’interessata, in quanto il titolare della licenza ex art. 88 TULPS cui si riferisce l’autorizzazione alla rappresentanza accordata alla ricorrente ed oggetto della gravata revoca – svolge attività di “esercizio e raccolta di giochi e scommesse”.
Ritenuto di poter compensare le spese della presente fase cautelare, in considerazione del complesso della vicenda”, si legge nella sentenza.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sardegna (Sezione Prima) respinge l’istanza cautelare. cdn/AGIMEG
