Tar Lazio: “Illegittima la revoca della licenza somministrazione bevande ed alimenti per mancanza sorvegliabilità della sala gioco”

L’impossibilità di assicurare la costante sorvegliabilità di una sala giochi non è sufficiente a revocare la licenza di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande dell’intero locale. È quanto hanno stabilito i giudici del TAR Lazio, Sez di Roma, pronunciandosi in merito al ricorso presentato a seguito di un provvedimento del Municipio Roma XV avente ad oggetto la decadenza dell’autorizzazione per il titolare di un esercizio al quale viene contestato di non aver controllato il flusso di persone all’interno dei due locali con accessi separati, nonostante il sistema di videosorveglianza e la presenza di una finestra passavivande. “Se è vero che le autorizzazioni all’esercizio di somministrazione di alimenti e bevande decadono quando venga meno la sorvegliabilità dei locali – si legge nella sentenza del 28 novembre 2013, è altrettanto vero che, dalla ricostruzione effettuata in via amministrativa risulta come, in concreto, vi siano due locali distinti, vale a dire, il locale più ampio destinato all’attività di somministrazione di alimenti e bevande, ed il locale più piccolo destinato a sala giochi. La declaratoria di decadenza, pertanto, avrebbe dovuto essere limitata solo a quest’ultimo locale, destinato alla sala giochi, e non estesa anche al locale, di maggiori dimensioni, destinato effettivamente all’attività di somministrazione di alimenti e bevande”. La Sezione Seconda Ter del tribunale amministrativo laziale ha quindi accolto in parte il ricorso in epigrafe e annullato la determinazione dirigenziale “nella parte in cui estende la decadenza dell’autorizzazione all’intero locale, senza limitare la decadenza stessa alla zona riservata all’installazione degli apparecchi di intrattenimento”. rg/AGIMEG