Tar Campania: Antimafia, divieto apertura sala giochi solo in presenza di provvedimenti definitivi

Il Tar Campania ha accolto la sospensiva e fissato il merito su un ricorso intentato da una Società  contro il Ministero Dell’Interno e la Prefettura di Caserta per la mancata apertura di una sala giochi. Nel ricorso si chiede l’annullamento del provvedimento del Comune di Giano Vetusto, nel casertano, “con il quale sulla base della comunicazione antimafia trasmessa dalla Prefettura di Caserta si accertava e dichiarava la mancanza degli elementi essenziali della SCIA presentata” per l’apertura della sala. “Considerata la gravità del pregiudizio prospettato dai ricorrenti, consistente nell’impedimento all’esercizio dell’attività economica di interesse – scrivono i giudici campani – una sommaria cognizione e alla luce delle censure proposte, il ricorso appare fondato, per violazione della norma di cui all’articolo 67 del codice antimafia, secondo cui il divieto di ottenere licenze, autorizzazioni, concessioni opera solo in presenza di provvedimenti definitivi di applicazione di una delle misure di prevenzione; nella fattispecie, la misura di prevenzione presupposta dalla comunicazione antimafia impugnata non risulta definitiva, seppure esecutiva ed eseguita, in quanto avverso essa pende rituale procedura di appello dinanzi alla Corte d’appello di Napoli”. Il merito è stato fissato al prossimo 7 ottobre. lp/AGIMEG