L’ammontare globale della raccolta del Gioco Lecito relativamente al canale online è stata ripartita in 11 categorie di gioco in modo da meglio osservarne l’andamento. Il settore è stato in costante crescita, più rilevante nel biennio 2020-2021 contrassegnato dal lungo periodo di sospensione del gioco fisico. Il ritorno alla normalità, nel 2022 ha visto ridursi la raccolta di alcuni giochi online (Bingo, giochi a base ippica, a base sportiva, torneo), ma continuare la crescita per le rimanenti. Tutti i giochi se si confronta il 2022 con il 2019 evidenziano un aumento della raccolta. E’ quanto si legge nel report pubblicato dalla CGIA di Mestre in collaborazione con l’associazione As.Tro.
Nel periodo 2019-2022, la raccolta del gioco online è cresciuta di 36,6 miliardi di euro. Tutte le tipologie di gioco online hanno registrato un significativo aumento della raccolta; tuttavia la crescita dell’intero comparto online può essere spiegata quasi interamente (95%) da tre tipologie di gioco: le Slot online la cui raccolta è aumentata di 19,5 miliardi di euro, i giochi di carte organizzati in forma diversa dal torneo e i giochi a base sportiva che hanno incrementato la loro raccolta rispettivamente di 10,4 e 4,4 miliardi di euro.
La raccolta di tre tipologie di gioco online rappresenta da sola il 90% di quella dell’intero comparto del gioco online: Slot online, giochi di carte organizzati in forma diversa da torneo e giochi a base sportiva.
La raccolta derivante dalle AWP/VLT, come pure quella derivante dalle Slot online rappresenta una rilevante % del totale rispettivamente della raccolta del gioco fisico e online. Confrontando le variazioni della raccolta nelle due serie si vede che a variazioni negative degli apparecchi fisici corrispondano variazioni positive in quella delle Slot online. Negli anni 2020 e 2021 le Slot online hanno registrato una crescita anomala, se si sostituisce a questa la media delle crescite del quadriennio precedente si può rilevare che complessivamente la maggior crescita del biennio 2020-2021 sia pari a 10,6 miliardi che potrebbe ben derivare da uno spostamento dal gioco fisico. Si può quindi ipotizzare che le Slot online abbiano svolto una funzione di sostituzione di quelle fisiche in quanto molti giocatori, in considerazione dell’impossibilità di giocare durante il periodo di sospensione dell’attività (2020-2021) si sia spostati nel canale virtuale.
Ai giocatori nel corso del 2023 è ritornato quasi il 95% del giocato, mentre l’effettiva spesa è pari a circa il 5% del giocato (raccolta). L’ammontare della spesa viene ulteriormente suddivisa: il 24% circa va all’erario (si tratta di poco più del 1% della raccolta), mentre il 76% rappresenta la remunerazione lorda per la filiera e corrispondente al 4% della raccolta. Si tenga presente che la remunerazione che rimane alla filiera – che come abbiamo appena detto è pari al 4% della raccolta – corrisponde al fatturato del settore, con il quale si dovranno «coprire» i costi, fissi, variabili, gli oneri finanziari e tributari, il costo del lavoro dei dipendenti. Inoltre, l’eventuale utile residuo sarà sottoposto alla normale tassazione diretta.
Nel corso degli anni è cresciuto il tasso di incidenza della spesa on line sulla spesa totale del gioco lecito, passando da poco più del 4% nel periodo 2012-2015 al 21,2% nel 2023. Nel biennio 2020-2021 in cui il gioco fisico ha dovuto sopportare lunghi periodi di sospensione, (a causa della pandemia) tale incidenza ha toccato il 24%. Ovviamente il ritorno alla normalità, nel 2022, segna la ripresa del gioco fisico e quindi il ridimensionamento dell’incidenza % del gioco online sul totale dei volumi di giochi. Il tutto in un contesto in cui rispetto al pre pandemia l’incidenza della spesa dell’on line ha guadagnato circa 10 punti percentuali, stabilizzandosi attorno al 20%.
Osservando l’andamento della raccolta del gioco on line si possono notare diverse fasi di crescita; una prima sino al2012, e una seconda che inizia dal 2015. Nel biennio 2020-2021 il gioco online ha visto quasi raddoppiare la propria raccolta rispetto al 2019 (+84,6%) con un aumento di oltre 30 miliardi di euro. Nel post pandemia, la raccolta cresce ad un ritmo che in % sembra rallentare, in realtà se si guarda alle variazioni assolute si osservano variazioni più elevate del periodo pre-Covid: +5,8 miliardi nel 2021 e +9,4 miliardi nel 2022. L’incidenza del gioco on line sul totale della raccolta del gioco lecito è significativamente aumentata, passando del 33% nel 2019 (ultimo anno prima della crisi economico/sanitaria) al 56% nel 2023, 2° anno di ritorno alla normalità.
Il confronto tra l’andamento della raccolta nel canale fisico e quella on line rende evidente come la modalità di gioco a distanza sia destinata ad assumere una sempre maggiore importanza nell’ambito del gioco lecito. Il superamento del gioco online rispetto a quello su rete fisica avvenuto nel 2020 e proseguita nel 2021 è senza dubbio frutto delle limitazioni che le attività sul territorio hanno subito; per cui il picco nell’incidenza del volume del gioco online sul totale pari al 60% (dato riferito al 2021) si è ridotto in concomitanza all’apertura continuata e allo sparire delle limitazioni COVID. Nel post pandemia, si conferma la supremazia della raccolta online rispetto a quella fisica, il gioco fisico ha recuperato solo parzialmente il gap subito a seguito delle chiusure sanitarie e cresce nel 2023 a ritmi inferiori (+3%) a quelli del on line (+13%), di conseguenza l’incidenza del gioco online sul totale ha raggiunto nel 2023 il 56% e la raccolta dell’on line supera di 17 miliardi quella fisica.
In concomitanza al maggior peso che il Gioco online ha assunto negli anni, è cresciuto in maniera rilevante anche il gettito che affluisce nelle casse dell’erario. In soli 5 anni (dal 2015 al 2020) il gettito è triplicato, mentre nel 2021 si stima abbia raggiunto un ammontare di almeno 868 milioni di euro, nel 2022 sia arrivato alla cifra di 944 milioni di euro, mentre nel 2023 si sia superato il miliardo di euro.
A settembre 2024 l’elenco dei concessionari autorizzati al gioco a distanza pubblicato sul sito di ADM comprendeva 81 concessionari di cui 54 italiani e 27 di diversa nazionalità. La maggior parte dei concessionari esteri hanno sede a Malta (23), le rimanenti società hanno sede nelle seguenti nazioni: Bulgaria, Danimarca, Gran Bretagna, Slovenia. La legislazione nazionale consente anche a società appartenenti allo Spazio economico europeo di divenire concessionari ed esercitare l’attività di gioco on line sul nostro territorio purché siano titolari di un valido titolo abilitativo rilasciato secondo le disposizioni vigenti nello stato in cui hanno la sede legale. I siti attraverso i quali viene esercitato il gioco a distanza sono 428 di cui 324 in capo a concessionari italiani e 104 a quelli esteri. Le concessioni sono 89, di queste 61 sono in capo a concessionari italiani e 28 a quelli esteri.
ac/AGIMEG