Oggi a Roma c’è stata la presentazione, organizzata da As.Tro, dello “Studio sul settore dei giochi in Italia 2023 – Focus su apparecchi con vincita in denaro e online”, realizzato dalla CGIA Mestre. Nel documento viene sottolineato che il 2023 è il secondo anno di ritorno alla normalità dopo il biennio 2020 – 2021 contrassegnato dall’emergenza sanitaria che ha comportato rilevanti ripercussioni per tutte le attività economiche. L’analisi dell’andamento dei principali parametri del gioco lecito è fondamentale per comprendere il nuovo assetto assunto dal settore nel momento in cui si trova oggetto di un processo di riforma.
Nel biennio 2022-2023 la raccolta dell’intero settore del gioco lecito è cresciuta di oltre un terzo rispetto al periodo pre-Covid raggiungendo 147,6 miliardi di euro, le vincite sono aumentate in maniera più che proporzionale (+39,5%). Rilevante il contributo al gettito erariale pari a oltre 11,6 miliardi di euro, mentre il fatturato è salito del 12% (a fronte di un’inflazione che nello stesso periodo è salita del 16%). Già nel 2021, grazie soprattutto al gioco online, si è recuperato la flessione subita nel 2020 a causa dell’emergenza sanitaria.
Tuttavia, all’interno di questo quadro, si possono riscontrare differenti andamenti che dipendono in primo luogo da un diverso grado di sofferenza dovuto alle restrizioni sanitarie del biennio 2020-2021 e in secondo luogo da una diversa velocità di recupero.
Confrontando i dati del comparto AWP/VLT con quelli cumulati di tutte le restanti tipologie di gioco, si nota come la raccolta al netto di quella delle AWP/VLT sia costantemente in crescita (anche durante gli anni della pandemia). Inoltre, nel 2023 rispetto al 2019, mentre la raccolta del comparto delle AWP/VLT è calata di oltre il 27%, quella delle rimanenti categorie di giochi (dato cumulato) è cresciuta del 78%. Di conseguenza il peso delle AWP/VLT sulla raccolta totale è sceso dal 42% del 2019 al 23% del 2023.
Limitando l’analisi al gioco fisico e ripartendolo in 7 categorie di gioco si nota che solo 3 tipologie (giochi a base sportiva, giochi numerici a totalizzazione e lotterie) hanno recuperato i livelli pre-Covid (+2,4 miliardi di euro); tuttavia il loro recupero non è stato sufficiente a colmare il divario complessivo del gioco fisico la cui raccolta è calata del 15% rispetto al 2019. Delle rimanenti tipologie di gioco, 3 (giochi a base ippica, lotto e bingo) hanno un divario limitato (circa il – 7%), mentre con un crollo di oltre il 27% (-12,7 miliardi) il settore delle AWP/VLT è senza dubbio quello che ha sofferto di più; la flessione di questo comparto è quella che spiega maggiormente il calo dell’intero gioco fisico, visto che rappresenta il 54% della raccolta (anno 2022).
Il comparto del gioco tramite apparecchi con vincita in denaro (AWP/VLT) è stato quello che ha subito la più rilevante contrazione, principalmente a causa del lungo periodo di sospensione dell’attività, secondariamente per l’entrata in vigore di molteplici novità destinate ad influenzare negativamente la raccolta (riduzione del payout, aumento della tassa sulle vincite, entrata in vigore del 6° e 7° incremento annuo consecutivo delle aliquote del PREU); nel biennio 2020-2021 la raccolta si è contratta del 60% (- 28,3 miliardi).
La riapertura al pubblico delle attività, ha permesso solo un parziale recupero del pesante gap. Sorge spontanea la domanda se il settore delle AWP/VLT sia all’inizio di un lento periodo di recupero, oppure le tendenze manifestatasi nel 2022 siano destinate a perdurare e ciò non solo a causa delle novità introdotte, ma anche del lungo periodo di chiusura che potrebbe aver comportato uno spostamento della clientela.
L’analisi dei principali parametri economici del settore al secondo anno di ritorno alla normalità sembra confermare che il comparto degli apparecchi da gioco con vincita in denaro si stia ridimensionando. Nel 2023 la raccolta complessiva delle AWP/VLT è stata pari a 33,7 miliardi di euro, confermando il mancato recupero di 12,7 miliardi rispetto al 2019. Anzi, nel 2023 rispetto al 2022, si è avuto un leggerissimo ulteriore calo pari a 8 milioni di euro. Pertanto, rispetto al 2019, la raccolta è diminuita di oltre il 27% stabilizzandosi su livelli decisamente inferiori a quelli pre-pandemia.
Rilevante il ridimensionamento della rete di vendita. Successivamente alla pandemia di è verificata una diminuzione sia degli esercizi sia degli apparecchi. Nel 2023, rispetto al 2019 vi sono 7.300 locali in meno che ospitano le AWP che a loro volta sono calate di oltre 13.500 unità. Diminuisce anche la rete delle VLT con oltre 3.400 apparecchi in meno. Sembra invece tenere relativamente il numero degli esercizi con VLT, calati di 529 unità. Il leggero aumento del numero medio di VLT per singolo esercizio sembra indicare una tendenza all’aumento dimensionale.
Dal punto di vista fiscale il comparto AWP/VLT fornisce un contributo ancora importante per l’erario pari a 5,5 miliardi di euro corrispondenti a oltre il 47% del gettito dell’intero settore del gioco lecito. Inoltre, le aziende contribuiscono con ulteriori forme di prelievo che vanno ad accrescere il già rilevante apporto nelle casse dello Stato. Si tratta di una lunga lista di imposizioni (IRPEF/IRES, addizionali, IRAP, TARI, diritto camerale, contributi previdenziali, etc) che ammontano a circa 830 milioni di euro portando il contributo complessivo a 6,3 miliardi di euro.
Nel 2023, rispetto al 2019 vi sono stati circa 7.500 occupati in meno. In calo anche le imprese della filiera, se ne contano 8.500 in meno. Si tratta di riduzioni superiori al 14% che riflettono quelle dei margini del comparto. Si stima che, a fine 2023 le imprese della filiera AWP/VLT siano 51.612 di cui 41.075 esercizi generalisti e 10.537 dediti prevalentemente al gioco lecito e produttori. Il numero degli occupati, intesi come unità di lavoro sostenute dal sistema AWP/VLT si stima siano circa 44.000 unità.
Uno dei comparti del gioco legale che non ha risentito le conseguenze negative del biennio 2020- 2021 è quello del gioco online, anzi proprio in questo biennio ha accelerato il proprio percorso di crescita. In particolare, dal 2015 i tassi di crescita della spesa sono stati tutti a due cifre. Nel biennio 2020-2021 si è avuta una vera e propria esplosione del gioco online, con un incremento della spesa rispettivamente del 45% e del 39%. Tale accelerazione è chiaramente correlata all’emergenza sanitaria che da un lato ha limitato il gioco fisico, dall’altro ha elevato il livello di digitalizzazione degli italiani. Negli anni post pandemia, nonostante la riapertura del canale fisico e la fine delle limitazioni alla circolazione, la crescita del gioco online ha ripreso il proprio ritmo. Dopo il relativo rallentamento del 2022 (+4%), nel 2023 la spesa è cresciuta del 13%, valore considerevole se si pensa che la base di calcolo della variazione congiunturale è più ampia. In termini assoluti si tratta di un aumento della spesa di 512 milioni di euro, un incremento superato solo negli anni del Covid.
Bisogna chiedersi se tra il calo del gioco fisico, in particolare del comparto delle AWP e VLT e la forte crescita del gioco online, vi sia una correlazione, cioè se ci sia stata una qualche forma di sostituzione nelle preferenze dei giocatori poi consolidata.
La raccolta derivante dalle AWP/VLT come pure quella delle Slot online rappresenta la % più rilevante rispettivamente della raccolta del gioco fisico e online. Confrontando le variazioni della raccolta delle due serie, si vede che a variazioni negative degli apparecchi fisici, corrispondono variazioni positive delle Slot online. Se si sostituisce alla crescita anomala della raccolta delle Slot online la media dei tassi di crescita del quadriennio precedente, si può stimare che circa 10,6 miliardi di euro possano derivare da uno spostamento dal gioco fisico al gioco online.
Nel corso del 2024 è stato emanato il D.Lgs 41/2024 di riordino del settore del gioco a distanza, nel provvedimento si trovano sia norme di carattere generale sia norme specifiche, tra queste si prevede l’emissione di un bando per il rilascio di nuove concessioni per il gioco on line, la regolamentazione dell’attività svolta dai punti vendita, l’accesso dei giocatori esclusivamente tramite apposite app o collegandosi a siti gestiti esclusivamente dal concessionario. Si ipotizza che queste misure vadano nella direzione di ridurre la filiera del gioco online tramite una riduzione dei concessionari, dei punti di ricarica e con l’eliminazione delle skin (gestori di siti web per l’offerta di gioco affiliati ad un concessionario). cdn/AGIMEG