Studio CGIA Mestre e Astro, Rusciano (Astro): “Il rapporto vuole essere un contributo utile al dibattito pubblico sul settore del gioco, troppo spesso trattato con superficialità e senza coinvolgere gli operatori”

“La nostra associazione ha stretto una partnership nel 2019 e l’obiettivo è stato sin dall’inizio è stata quella di scattare una fotografia dell’impatto economico di questo settore. Il dibattito ci è sempre sembrato permeato da dati propagandistici ed errato, ampliando un’idea negativa del gioco. Probabilmente, noi siamo stati il primo esempio di legislazione per percezione, ovvero basata su sensazioni e sul sentito dire producendo risposte istintive che non hanno portato ai risultati sperati. Con il report CGIA Mestre, già a partire dalla prima edizione, abbiamo cercato di fornire un contributo utile proprio per l’oggettività dei dati al suo interno. Questo strumento è diventato essenziale anche considerando lo scarso coinvolgimento degli operatori da parte dei decisori. Uno degli esempi più lampanti ce lo offre l’osservatorio del gioco patologico, recentemente ricostituito, che è composto da vari rappresentanti apertamente schierati contro il gioco ma non include nessun membro dell’industria del gioco. Questo fa presagire una certa tendenza di questo organo, tesa a smantellare l’industria”. È quanto ha dichiarato la rappresentante dell’associazione As.Tro, Isabella Rusciano, durante la presentazione del report della CGIA Mestre.Studio Cgia Mestre e Astro

“Ciò che abbiamo visto accadere in questo settore è sembrato un film. Quando ci hanno detto che il disturbo da gioco d’azzardo si combattesse con distanze e limiti orari, abbiamo assecondato queste idee. Ma ad un certo punto, quando abbiamo visto inserire tra i luoghi sensibili i cimiteri, asili nido o ordinanze orarie che consentivano il gioco per una sola ora al giorno ci siamo resi conto che i decisori stavano prendendo decisioni solo su base ideologica, senza guardare i numeri. Il gioco va regolamentato in maniera adeguata, anche per l’importanza sotto tanti punti di vista del settore. Il report della CGIA, dimostra con numeri concreti che il settore del gioco può fare parte del sistema Paese con orgoglio. Cercheremo di diffondere questo studio il più possibile e in modo efficace. Quest’anno abbiamo pensato ad una nuova modalità: un libro da collezione”, ha concluso. ac/AGIMEG