Nel corso della seconda edizione degli Stati Generali dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, il dibattito si è concentrato principalmente sul tema del gioco responsabile, trascurando però – secondo LOGiCO – le criticità concrete che i concessionari si trovano ad affrontare in vista dell’imminente bando di gara. Moreno Marasco, presidente dell’associazione, ha espresso apprezzamento per i contenuti emersi, ma ha anche evidenziato l’urgenza di interventi più realistici e immediati, tra cui il rinvio della scadenza per la presentazione delle domande, considerata la complessità burocratica e le difficoltà operative del settore.
Dagli Stati generali molta attenzione al gioco responsabile ma poca alle difficoltà per i concessionari in vista del nuovo bando.
“Abbiamo ascoltato molti passaggi condivisibili che fanno ben sperare sull’ammodernamento del settore, ma anche alcune affermazioni che non considerano le strette tempistiche e problematiche che gli operatori devono affrontare in un contesto completamente mutato”. Moreno Marasco Presidente di LOGiCO commenta a freddo il dibattito che si è sviluppato la scorsa settimana in occasione della seconda edizione degli Stati generali dell’Agenzia delle dogane e monopoli, reso ancora più attuale dall’approfondimento realizzato da Patrizia Angelini nello Speciale Tg1, andato in onda domenica 25 maggio.
In questo servizio il Tg1 ha intervistato Marasco proprio a proposito delle peculiarità del gioco regolamentato online e delle tutele all’avanguardia che questo offre: l’Associazione è impegnata da anni per l’estensione di queste tutele anche al gioco fisico per garantire all’intero comparto una completa tutele del gioco legale.
In particolare, Marasco si è soffermato su alcuni degli interventi, a partire da quello di Sonia Biondi ricercatrice di BVA Doxa che ha parlato della necessità di pungoli gentili per dotare gli utenti di strumenti di autolimitazione: “Il ruolo del gioco responsabile è centrale. Va ricordato peraltro che, agli operatori online si richiede già in sede di gara di dotarsi di strumenti di analisi predittiva comportamentale dei giocatori per l’individuazione dei possibili rischi da gioco patologico e scienze comportamentali per l’analisi dei dati sulle abitudini di gioco, volti a prevenire il rischio di gioco patologico. Quindi parliamo di requisiti ben più stringenti rispetto ai semplici pungoli descritti dalla prof.ssa Biondi. E siamo soddisfatti anche di sentire ormai sulla bocca di tutti la necessità di estendere le tutele del gioco a distanza anche a quello terrestre, oltre agli standard relativi ai “Markers of harm”, al centro del progetto che stiamo portando avanti insieme all’UNI, all’interno del CEN, l’organismo di standardizzazione europeo normativa CEN. Del resto, come ha ricordato il direttore Lollobrigida, tutte la regolamentazione italiana è un vero modello a livello internazionale. Le piattaforme di gioco degli operatori che hanno concessione in Italia sono all’avanguardia e la presentazione realizzata per l’occasione da Graham Wood per Bet365 lo ha confermato”.
Del resto non del solo gioco responsabile si è parlato: “Mi ha colpito molto l’intervento di Francesco Rodano, Chief Sustainable Gambling Officer di Playtech, e non soltanto per il commovente ricordo di Antonio Tagliaferri, ossia il direttore che ha aperto la strada al gioco responsabile. Rodano infatti ha ribadito che oggi il gioco deve essere sostenibile, un concetto che va oltre, perché parte dal presupposto che occorra garantire il gioco sicuro: la sostenibilità del gioco è una responsabilità attiva e proattiva degli operatori, che del resto conoscono gli effetti devastanti del gioco problematico e sono i primi a non desiderare clienti compulsivi. Perché utenti e operatori sono chiamati ad attivarsi prima che lo faccia il legislatore e lo faccia in maniera drastica con conseguenze solitamente molto negative per tutti”.
Condivisibile per LOGiCO anche l’opinione del prof Matteo Caroli presidente della Fondazione FAIR: “L’esperienza ha dimostrato che dovremmo tutti attuare un approccio personalizzato e non generalizzato al gioco responsabile: le politiche one-size-fits-all non hanno dato grandi risultati nel tempo, anzi… e andrebbe fatto qualche sforzo in più in termini di educazione finanziaria, molto utile anche per chi decide di trascorrere del tempo libero giocando, come per qualsiasi altra attività”.
Riguardo all’imminente scadenza dei termini per il bando, secondo Marasco: “Vista la situazione di contenzioso che si sta delineando solo ora e la gravosità delle pratiche con fideiussioni molto onerose e una burocrazia non proprio amica, è doveroso rinviare di un mese il termine di presentazione delle domande”. lp/AGIMEG